Il valore della cura è molto importante. È però necessario cambiare il paradigma in relazione a questo termine. Spesso, quando si usa questa parola, vengono in mente gli ospedali e i farmaci associati ad una terapia particolare. Il concetto però, ha una valenza molto più ampia. Quando si parla di persone con disabilità o malattia rara, il termine cura ha un significato più largo, ovvero c’è anche una parte sanitaria, ma non è preponderante rispetto all’aspetto sociale, relazionale e familiare.
Dare il giusto risalto e la corretta valenza a questa parola, supporterebbe sia coloro che devono ricevere la cura, ma anche chi deve farsene carico. Ciò aiuterebbe ad avere più chiari i diversi bisogni e le necessità di ognuno e non farebbe sprecare risorse economiche e umane. Sovente si attuano degli sprechi per cure che vanno bene per tutti e per nessuno, in quanto non sono mirate e specifiche. Oltre a ciò, c’è l’aspetto pratico ovvero, una volta che si è stabilito il significato della cura a 360 gradi, si può attuare un piano individualizzato di presa in carico e assistenza, nel quale ognuno ha le proprie necessità particolari dal punto di vista riabilitativo e sociale.