Si lamenta l'assenza di un riferimento politico per il cattolicesimo nel nostro Paese da quando la Democrazia Cristiana è uscita di scena. Si afferma che nessun partito politico della cosiddetta “Seconda Repubblica” ha mai davvero rappresentato il mondo cattolico, né dello schieramento del centrodestra, né dello schieramento del centrosinistra, in cui sembra prevalere la cultura materialistica propria del comunismo. Molte sono le istanze provenienti sia dalla società civile, sia dalle associazioni cattoliche e dalle varie correnti che vivono nel mondo cattolico affinché si creino movimenti e partiti politici, i quali si ispirino alla concezione cristiana della vita sociale, per ridare linfa vitale al piano etico e morale della società attuale, che manifesta molte piaghe al suo interno, che la rendono fragile e smarrita, nonché priva di indirizzi che regolino il comportamento di tante fasce della popolazione, preda del degrado.
Alla luce della mia esperienza posso affermare che la concezione francescana della vita possa educare ai principi della fratellanza e dell'accoglienza. La nascita di focolai razzisti, che istigano all'odio razziale, all'esclusione delle popolazioni che migrano alla ricerca di terre in cui viva la civiltà ed il benessere, rende necessaria l'adozione di una concezione della vita che ponga al centro l'accoglienza, la fratellanza, la condivisione, l'aiuto e l' ascolto dell'altro, inteso come fratello, che alla pari di noi, merita il diritto alla cittadinanza, al rispetto e alla centralità nell'universo. Ritengo che il “Cantico delle Creature” possa essere il cantico ispiratore dell'azione politica di ogni partito che intenda ricostruire gli argini di un'umanità dolente, disorientata e deprivata del suo valore, che vede, spesso, prevalere gesti di odio e di esclusione, di emarginazione dell'altro più fragile e bisognoso. Sono fermamente convinto della necessità che al centro debba essere ricollocato l'Uomo e la Natura di cui fa parte, creando nuovamente quel binomio Uomo-Natura, senza di cui non è possibile vi sia sopravvivenza del valore dell'essere umano e di ogni altra creatura vivente. Non vi è dubbio che l'inquinamento della natura sia la conseguenza devastante dell'inquinamento dei valori umani, che ha portato alla mercificazione di ogni cosa, per il primato del mercato senza anima, che tutto distrugge pur di ricavare profitto.
Ed ecco la necessità di far vivere un'economia dal volto umano, che riscatti la centralità del valore dell'essere umano e dell'ambiente in cui vive, la centralità della natura e delle sue leggi. E' evidente anche la necessita della Chiesa contemporanea di farsi promotrice di un impegno finalizzato alla salvaguardia dell'universo e della centralità dell'essere umano e, pertanto, di scendere per le strade della vita ed affiancarsi a quanti intendono risollevare le sorti di un'umanità che ha perduto tanti valori e sta vedendo morire l'universo nel quale vive.
Non è utopia, ma è dare da mangiare agli affamati, da bere agli assetati ed un tetto a tutti, nessuno escluso, in questo universo che non appartiene a nessuno, ma solo a Dio. Già la Chiesa Cattolica è impegnata attivamente su questo versante e, per tale ragione, c'è l'urgenza di dar vita a una politica non faziosa, che accoglie l'anelito della sua anima che palpita di amore per l'essere umano ed accoglie anche l'anelito umanitario di ogni religione che considera l'essere umano la creatura a cui ridare la sua regalità, in quanto insita nella sua identità.
La cultura della fratellanza e la cultura della pace non sono state declinate ancora nella loro pienezza: ora vogliamo farlo tutti insieme e, per tale ragione, dobbiamo superare divisionismi e contrapposizioni deleteri alla crescita umana di ogni creatura, alla quale viene restituita la sua dignità di cittadino nell'universo e nella vita della polis, in quanto vivono i suoi diritti fondamentali. Con fierezza ed entusiasmo trasferirò nell'ambito dell'impegno politico e sociale la mia esperienza francescana, convinto che sia foriera di messaggi e azioni capaci di risvegliare la Speranza assopita dei cittadini, relativamente alla certezza che un mondo migliore sia non solo “possibile”, ma certamente attuabile.