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I 5 passi per rendere un’azienda più accessibile

Foto di cris renma da Pixabay

Più e più volte, abbiamo spiegato l’importanza di dare priorità all’accessibilità nelle aziende. Va da sé che esiste un imperativo morale per farlo: le persone hanno il diritto di partecipare alla società, indipendentemente dalla loro situazione. Ancora oggi, tuttavia, alcune aziende non apprezzano l’implementazione dell’accessibilità. Secondo uno studio americano, circa il 26% degli adulti statunitensi ha una sorta di disabilità. Parliamo di una parte significativa della popolazione, che ha tutti il diritto di accedere a più informazioni possibili, anche a quelle commerciali che un’azienda può fornire. Investendo nell’accessibilità, si apre l’azienda a una consistente fascia demografica. Non solo si avvantaggiano questi potenziali clienti, ma si avvantaggia anche la propria attività.
Aprendosi a questo gruppo demografico, si vedrà sicuramente un aumento di clienti o consumatori.

Questo aumento dipenderà da come si soddisfano i vari livelli di capacità di accedere alle informazioni e dalla reputazione che l’azienda si guadagnerà proprio per le sue pratiche commerciali etiche. Nell’economia odierna, la reputazione può fare molto, soprattutto quando si tratta di come un’azienda considera i membri delle comunità in difficoltà.
Se un’azienda è conosciuta per gli alti livelli di accessibilità (fisica e digitale), guadagnerà una reputazione favorevole sul mercato che aumenterà l’interazione con la clientela. Gli individui che apprezzano i principi della giustizia sociale guarderanno all’azienda come a un esempio del cambiamento positivo necessario nella società e, poiché l’accessibilità diventa una considerazione sempre più onnipresente, questo è un passo importante che verrà sicuramente notato. Anche se questo dovrebbe essere scontato e non utilizzato spesso come “minaccia” motivazionale, vale la pena ricordare che mantenere l’accessibilità può aiutare, o aiuterà, un’azienda a evitare seri problemi legali.

È già illegale per un’azienda in Italia discriminare gli individui in base alla loro disabilità, ce lo dice la legge 67/2006. Se si dà la priorità all’accessibilità a livello organizzativo, aumenteranno le possibilità che l’azienda rispetti le leggi sull’accessibilità (o antidiscriminazione) pertinenti. Per quanto ci si possa impegnare nelle pratiche per migliorare costantemente l’accessibilità, alcune sistemazioni sono destinate a essere scordate o non prese in considerazione dai non addetti ai lavori. Per esempio, si potrebbe dimenticare il testo alternativo su alcuni aspetti visivi di un nuovo prodotto sulla pagina Web o potrebbe mancare il giusto contrasto di colore su una brochure o sulla app per smartphone, per non parlare dei cataloghi e dei documenti digitali… Sono cose che possono succedere ma non sarà troppo difficile risolverle o correggerle, se questi sono gli unici problemi.

Se un’azienda ha fatto dell’accessibilità una priorità, c’è una maggiore probabilità che qualsiasi errore commesso abbia un impatto minimo, sia facile da correggere e più gestibile in termini di costi, rispetto a massicce revisioni dell’accessibilità all’ultimo istante. Tutti gli utenti di quel prodotto o servizio, trarranno vantaggio dal fatto che viene data la priorità all’accessibilità. C’è un’idea sbagliata nel mondo degli affari: che l’accessibilità sia intesa solo per accogliere e favorire gli utenti con disabilità. Cerchiamo di ricordare, sempre, che ciò non è vero. Certo, l’accessibilità è importante per favorire l’accesso a dati, servizi e informazioni a persone con disabilità, ma se avete le mani impegnate perché state tagliando un pollo, perché volete fare una ricetta a base di pollo, e la musica in sottofondo non è quella che volete, basterà dire: “Ehi Alexa, carica la prossima traccia”. Ecco uno dei principali significati della parola accessibilità: la creazione di una facilità generale nell’esperienza utente amplificata. Come rendere, quindi, un’azienda più accessibile?

  • Acquisendo familiarità con gli standard: le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), gli standard universalmente accettati per l’accessibilità digitale. Man mano che le aziende dipendono sempre più da Internet e dalla tecnologia dell’informazione, le WCAG diventano sempre importanti.
  • Progettando prodotti tenendo conto dell’accessibilità: dopo aver compreso i passaggi delineati in WCAG, il passaggio successivo sarà quello di applicare questi standard ai prodotti, servizi o piattaforme.
  • Offrendo formazione a tutti i dipendenti: l’accessibilità è un concetto che tutto il team di un’azienda dovrebbe acquisire.
  • Fornendo l’accessibilità: questo dovrebbe essere un obiettivo onnipresente quanto si realizza un profitto. Pertanto, tutti dovrebbero essere della stessa idea e sapere come e perché dare la priorità all’accessibilità.
  • Conducendo una verifica dell’accessibilità: se dare priorità all’accessibilità è un concetto nuovo per chi gestisce un’azienda, sapere da dove iniziare può essere difficile. In questo caso, potrebbe avere senso rivolgersi a terzi per condurre un audit di accessibilità. Gli audit di accessibilità sono test condotti da esperti in materia per valutare l’accessibilità di un prodotto o di un servizio.

Se si vuole che un’azienda prosperi nell’economia di oggi, uno dei passi migliori che si possono intraprendere è quello di investire nell’accessibilità. L’accessibilità aiuta un’azienda ad ampliare la sua base di consumatori per accogliere persone con difficoltà di accesso alle informazioni. Anche i consumatori senza disabilità beneficeranno dell’accessibilità perché troveranno servizi più snelli, prodotti più facili da acquisire e documenti più facili da leggere, senza togliere nulla all’estetica o alla grafica.
Tutto questo per dire che non solo l’accessibilità è la cosa giusta da fare, ma è anche la cosa intelligente da fare.

Paolo Berro: