Categories: Opinione

La globalizzazione dell’indifferenza

Il profilo “oltre i luoghi, dentro il tempo” evoca le riflessioni di Bauman su spazio e tempo, perciò sulla disarticolazione del concetto di globalizzazione. La tesi di Bauman è che la globalizzazione genera nuove differenze, esaspera le vecchie e così facendo polarizza ulteriormente la condizione umana. Bauman muove da un’indagine del legame tra la natura del tempo e dello spazio e le organizzazioni sociali, per arrivare ad analizzare gli effetti che la compressione spazio-temporale produce sulla società e sulle persone nella contemporaneità, giungendo all’affermazione che con l’implosione del tempo necessario a comunicare, un tempo che si va restringendo alla misura zero dell’istante, lo spazio e i fattori spaziali non contano più.

Lo spazio non conta più; nel senso che non è lo spazio a non contare più ma il luogo, che è lo spazio capace di dare significato all’esperienza. Quando lo spazio cessa di essere significante cessa di essere luogo, non definisce più né ambiti né dimensioni locali e diventa mero spazio. La globalizzazione, afferma Bauman, mina alla base la coesione sociale su scala locale. Le sfide del mondo attuale sono la competitività, che Papa Francesco chiama la cultura dello scarto, e la globalizzazione dell’indifferenza. Di contro, si assiste impassibili di fronte alla cultura del benessere materiale, del tornaconto e dell’utilità.

Il fondamentalismo rappresenta la resistenza ai privilegi e il consumismo non è solo consumi, ma rappresenta il desiderio incontrollabile di possedere. Rispetto a questa analisi, risultano diverse le suggestioni e gli spunti di riflessione, che comunque trovano in sé un legame con la sfida della globalizzazione. Perché vivere dentro il tempo significa accettare la sfida dell’imprevedibile, della diversità, dell’altro; ed è proprio la globalizzazione che comporta il movimento, il cambiamento, il nuovo, e il non ancora esperimentato. La globalizzazione è la storia e il futuro coniugati dentro il presente, che si compone di contrasti: povertà, ricchezza, salute, malattia, peccato, grazia, odio, amore, sogni, delusioni, ingiustizie, gratuità, interessi.

Bruno Di Giacomo Russo: