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Gite scolastiche: un diritto per gli alunni con disabilità

Foto di note thanun su Unsplash

Tra i diritti di tutti gli studenti e in particolare di quelli con disabilità vi è quello alla partecipazione ai viaggi istruzione, che devono essere pianificati individuando itinerari e modalità organizzative che tengano conto delle necessità di tutti, indipendentemente dalle condizioni particolari e/o fragilità di ognuno. A tal fine, se lo ritengono necessario per il pieno raggiungimento di questo diritto, i diversi istituiti di istruzione, in accordo con le famiglie, possono prevedere la presenza di un accompagnatore aggiuntivo. Alla luce di ciò, occorre quindi ricordare che, le cosiddette “gite”, rappresentano a tutti gli effetti delle attività scolastiche extracurricolari e sono una preziosa occasione per incrementare la socializzazione e per accrescere le competenze umane e didattiche negli ambiti più svariati.

Ogni alunno con disabilità, pertanto, deve avere il diritto inderogabile di partecipare ai viaggi di istruzione organizzati dalla scuola, in condizione di assoluta parità. Tutto ciò rientra nella concreta attuazione dell’art.34 della Costituzione, il quale, con assoluta lungimiranza, ci ricorda che “la scuola è aperta a tutti”. Questa è la conditio sine qua non per una società più attenta alle fragilità e ai bisogni di ognuno di cui, le istituzioni scolastiche, devono e dovranno sempre essere un baluardo di inclusione per rendere migliore la nostra “Casa comune”, nessuno escluso.

Alda Cattelini: