La recente istituzione del Garante Nazionale delle Persone con Disabilità costituisce un buon passo verso la concreta attuazione della Legge Delega in materia, ma anche e soprattutto, verso un giusto cambiamento di paradigma nei confronti delle persone con disabilità affinché si agisca sempre maggiormente verso una fattiva inclusione delle diverse fragilità nella nostra società. Ora però, eseguendo ciò che viene enunciato dall’articolo 4, comma 3 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, occorre che si segua il dettame dell’operare in “stretta consultazione” con le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità “nell’elaborazione e nell’applicazione delle legislazione delle politiche per attuare la Convenzione”. Questo è un principio chiave che, le istituzioni, devono adottare ad ogni livello. La prossimità al cittadino e la vicinanza alle problematiche delle persone con disabilità è il primo passo per una quotidianità migliore, indipendentemente dalla condizione particolare di ognuno.
Il Garante Nazionale delle Persone con Disabilità, su questo versante, una volta che sarà pienamente operativo, dovrà rendere il nostro sistema di welfare più inclusivo e attento alle nuove fragilità emergenti. I diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie potranno e dovranno essere pienamente effettivi e goduti. È l’occasione giusta per dimostrare che, il sistema paese nel suo complesso, ha appreso i giusti insegnamenti dal difficile periodo storico che stiamo passando mettendo la tutela della fragilità a 360 gradi al centro dei programmi per il futuro.