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La funzione valoriale e culturale del volontariato

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Il volontariato, oltreché una fondamentale funzione sociale, ha anche una valenza culturale. I volontari svolgono un ruolo di primo piano per l’attuazione dei principi che stanno alla base dell’essere prossimi aiutando coloro che sono in difficoltà e, nello stesso tempo, attuano i concetti di solidarietà e aiuto enunciati nelle leggi fondamentali dello Stato. Il nostro ruolo, in un’epoca di profondi cambiamenti sociali, deve essere ispirato dalla vicinanza alle comunità e alle nuove fragilità emergenti, rendendo possibile il progredire di nuove forme solidali che siano in grado di mettere gli ultimi in cima alle agende politiche e sociali riguardanti il futuro.

Il raggiungimento di questo obiettivo sottende il riconoscimento e la valorizzazione del volontariato in tutte le forme in cui si presenta all’interno della società, mettendo al centro la tutela della dignità di ognuno e la presa in carico complessiva dei bisogni. Occorre riconoscere il volontariato nella sua totalità come uno strumento fondamentale per la tutela della libertà di ognuno di noi, nessuno escluso. Tutto questo implica però dare valore alle radici profonde insite nella sua libertà, accettando che esso possa evolversi, modificarsi, sorgere ed estinguersi, in relazione ai valori ed ai bisogni presenti in una comunità. Il nostro tempo, con i suoi mutamenti molto rapidi propri delle civiltà moderne, ci pone di fronte alla necessità di prenderci cura della nostra famiglia umana, senza riserve. Solo agendo su questo versante, il mondo del volontariato, potrà dare un significato concreto ai termini futuro e fraternità.

Alda Cattelini: