La seconda domenica del mese di maggio, com’è ormai tradizione è la festa della mamma. Il poeta e scrittore libanese Kahlil Gibran (1883-1991) ha scritto: “Madre, la parola più bella bella sulla bocca dell’umanità”. Ed è vero, non è in fondo la prima parola che pronuncia ogni bambino?
Nel lontano maggio del 1870 la pacifista e poetessa americana Julia Word Howe (1819-1910) proclama la festa della mamma. Ma sarà Anna M. Jarvis (1864-1948) a fare sue le parole di sua madre Ann Marie Reeves (1832-1905): “Spero che qualcuno prima o poi, possa intitolare un giorno di festa alla mamma, giorno che possa commemorarla per il servizio impareggiabile che ella rende all’umanità in ogni campo della vita. Ha diritto a questo “. E così avverrà con la festa della mamma, che inizierà il 10 maggio del 1910 a Grafton un paesino della contea del New Hampshire sempre negli Stati Uniti. Sarà il presidente americano Thomas Woodrow Wilson (1856-1924) a istituzionalizzare la festa la seconda domenica di maggio.
Attraversando l’Oceano e arrivando in Italia, la Festa della Mamma nacque in Liguria nel 1956, precisamente a Bordighera, in provincia di Imperia. Fu allora che il sindaco Raul Zaccari (1916-1977) che era anche senatore, decise di istituire anche nel nostro paese una giornata dedicata alla mamma, sulla falsariga della ricorrenza americana. L’anno dopo anche il parroco di Tordibetto di Assisi, un paesino dell’Umbria, tale don Otello Migliosi (1913- 1996) decise di seguire l’esempio di Zaccari, sottolineando anche il significato religioso della festività.
C’è da ricordare per la cronaca, già nel lontano 1933, in Italia fu istituita la “Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo”. Fu festeggiata la prima volta il 24 dicembre 1933, quando vennero premiate le madri più prolifiche, in nome della politica della famiglia. La data fu scelta per la vicinanza al Natale e alla natalità.
La mamma ha ricoperto e ricopre un ruolo fondamentale non solo all’interno della famiglia, ma potremmo affermare senza essere smentiti, all’interno dell’intera società.
E proprio a questa insostituibile ed unica figura, poeti, scrittori hanno dedicato nel corso degli anni versi indimenticabili, esaltando allo stesso tempo le virtù e i pregi di chi svolge il delicato e complesso ruolo della mamma. Lo scrittore ligure Edmondo de Amicis (1846-1908) nel 1882 nella poesia “A mia madre” così si esprimeva: “Non sempre il tempo la beltà cancella / o la sfioran le lacrime e gli affanni / mia madre ha sessant’anni / e più la guardo e più mi sembra bella”.
Venendo a giorni più recenti non possiamo dimenticare come nel campo della musica cosiddetta leggera la canzone “Mamma” scritta dal musicista Cesare Bixio (1896-1978) e dal paroliere Bixio Cherubini (1889-1997) nel 1941, e cantata per la prima volta dal tenore Beniamino Gigli (1890-1957) sia quella che a distanza di anni, si può quasi considerare un inno in onore della mamma.
Certamente, nel corso degli anni, il ruolo della mamma, coincide con quello della donna. Infatti, sono sempre di più le mamme che hanno un lavoro e che giustamente hanno la possibilità di realizzarsi anche professionalmente, e non essere, talvolta “costrette”, come avviene in alcuni contesti e realtà religiose, solamente relegate all’educazione dei figli o a svolgere le faccende domestiche, o in parole povere a portare avanti la famiglia, in alcuni casi esclusivamente da sole.
Infine, è giusto sottolineare che questa festa si celebri nel mese di maggio, mese dedicato a Maria, sicuramente la “Mamma” che sia ad esempio, per tutte le mamme, lei ha saputo vivere con umiltà e semplicità tutta la sua vita.