Farci dono e camminare insieme: come affrontare le sfide del futuro

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Incontrare il prossimo, costruire ponti tra i popoli e l’impegno per la pace rappresentano i tre bellissimi pilastri che hanno contraddistinto il pontificato di Papa Francesco. Noi giovani, pertanto, abbiamo il compito di essere promotori di una cultura che metta al centro la fraternità e l’ascolto verso l’altro, dando vita ad una visione inedita, in grado di vedere gli altri popoli come amici con cui condividere una strada comune e non con sospetto o come nemici come, purtroppo, sempre più frequentemente, sta accadendo in diverse parti del mondo, attraverso delle guerre anacronistiche e fratricide.

Le giovani generazioni, seguendo l’esortazione recentemente ripetuta dal Santo Padre, ovvero “alzati e vai”, hanno il dovere morale di compiere gesti di amore ed altruismo verso chi sta soffrendo e non può ricambiare, in ossequio ai bellissimi principi dell’essere prossimi e della gratuità. Abbiamo il compito di prendere la nostra vita tra le mani, senza lasciarci sopraffare dall’utilizzo eccessivo e dissennato delle nuove tecnologie, ed incontrare le persone guardandole dritte nei loro occhi.

Il futuro che ci attende, ovviamente, è ricco di sfide ardue, ma non dobbiamo darci per vinti. Papa Francesco ci ha recentemente ricordato di “farci dono” e “camminare insieme”. Se saremo in grado di farlo, i conflitti tra i popoli, diventeranno presto un lontano e brutto ricordo che lascerà spazio a decenni di pace e prosperità. Dobbiamo però avere il coraggio di guardare tutti nella stessa direzione, compresi i leader delle grandi potenze mondiali altrimenti, ogni nostro sforzo, sarà stato vano.