Opinione

European Accessibility Act: cosa succederà dal 28 giugno 2025

Il 28 giugno 2025 segnerà un momento storico per l’accessibilità digitale in Europa. Lo European Accessibility Act (EAA), una direttiva che mira a migliorare il funzionamento del mercato interno per i prodotti e i servizi accessibili, entrerà in vigore. Questa legge rappresenta un passo significativo verso l’inclusività, riflettendo un movimento globale per i diritti umani.

L’EAA è stata formulata in risposta alle divergenze negli standard di accessibilità che pervadevano precedentemente l’UE, creando un panorama digitale frammentato pieno di sfide per le persone con disabilità. Introducendo un quadro normativo unificato, l’EAA 2025 mira a eliminare queste incoerenze, offrendo un percorso chiaro e coerente per la creazione e l’adattamento di prodotti e servizi digitali abbastanza standardizzate, anche grazie ad un’altra norma europea che ha previsto il recepimento dell’EAA in ogni singolo Stato membro.

A partire dal 28 giugno 2025, tutte le aziende dovranno garantire che i prodotti e servizi di nuova commercializzazione coperti dalla legge siano accessibili. Questo non solo chiarisce il quadro giuridico esistente, ma favorisce anche un ambiente in cui le soluzioni digitali accessibili sono la norma piuttosto che l’eccezione.

Gli Stati membri possono decidere di fare alcune eccezioni. Ad esempio, possono concedere più tempo per l’applicazione delle nuove regole ai fornitori di servizi che utilizzano terminali self-service, anche per motivi di sviluppo tecnologico di nuove soluzioni. Anche le microimprese (cioè le piccole imprese con meno di 10 dipendenti) che forniscono servizi sono esentate dagli obblighi della legge. Tuttavia, tutte le microimprese saranno sempre incoraggiate a rendere i loro prodotti e servizi accessibili alle persone con disabilità.

L’Italia si sta preparando attivamente per l’attuazione dell’European Accessibility Act (EAA). Il Decreto Legislativo 82/2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana il 1 luglio 2022 e entrato in vigore il 16 luglio 2022, ha implementato la Direttiva (UE) 2019/882, nota come EAA1. Questo decreto riflette l’impegno dell’Italia a rimuovere le barriere digitali e a promuovere una società digitale inclusiva, anticipando i passaggi ed emanando le linee-guida sull’Accessibilità degli strumenti informatici, aggiornando la famosa Legge 4/2004. Questo riflette un impegno più ampio per eliminare le barriere digitali e favorire una società digitale inclusiva dove l’accesso alle informazioni, ai servizi e alle opportunità non è ostacolato da limitazioni fisiche.

Inoltre, l’Italia ha anticipato alcuni passaggi con il DL 76/2020, attraverso il quale l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha emanato le linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici, aggiornando anch’essa la Legge 4/2004. Queste linee guida indicano alle Pubbliche Amministrazioni come erogare servizi in modo che siano il più accessibili possibile.

L’implementazione dell’European Accessibility Act (EAA) in Italia presenterà, sicuramente, diverse sfide.

In primo luogo, l’armonizzazione degli standard di accessibilità attraverso il mercato digitale unico è una sfida significativa. Questo richiede un’azione concertata per garantire che i prodotti e i servizi IT siano pienamente disponibili per le persone con disabilità.

In secondo luogo, l’Italia deve affrontare la sfida di verificare e controllare che tutte le aziende rispettino i requisiti di accessibilità stabiliti dall’EAA. Questo include l’adeguamento dei prodotti e servizi esistenti, nonché la progettazione e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi che rispettino questi requisiti.

Inoltre, l’Italia deve affrontare la sfida di stimolare le microimprese, che sono esentate dagli obblighi della legge, a rendere i loro prodotti e servizi accessibili alle persone con disabilità.

Infine, l’Italia deve affrontare la sfida di garantire l’accessibilità in vari settori, come l’ambiente costruito, gli appalti pubblici, le tecnologie digitali, i media e la cultura, i trasporti, le tecnologie emergenti e assistive, e i prodotti e i servizi aperti al pubblico.

In sintesi, l’Italia deve affrontare una serie di sfide nell’implementazione dell’EAA, ma con un impegno continuo e una collaborazione efficace, queste sfide possono essere superate.

Paolo Berro

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