In Italia, le persone con disabilità e i loro famigliari rappresentano milioni di persone che, quotidianamente, si battono con eroismo per affermare i loro diritti e, soprattutto, per poter vivere una vita piena e dignitosa, indipendentemente dalla loro condizione particolare. Tutto ciò però non basta: nel corso della storia repubblicana, progressivamente, grazie al lavoro sinergico di istituzioni e associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, si sono create leggi ormai consolidate che, nel corso dei decenni, hanno cercato di mettere l’inclusione e le legittime ispirazioni delle persone al centro degli obiettivi normativi. Ora però occorre che, ognuno di noi, indipendentemente dalle posizioni ricoperte, compia tutti gli sforzi necessari al fine di rendere pienamente concreta l’attuazione delle leggi presenti sul versante dell’inclusione. In altre parole, le persone con disabilità, in base ai loro desideri e con adeguati interventi di rimozione delle barriere architettoniche e sociali che, purtroppo, ancora oggi sussistono, devono poter concorrere alla crescita del Paese in ambito lavorativo, sociale ed economico.
È però necessario che, le istituzioni ad ogni livello, provvedano agli stanziamenti necessari per la realizzazione di questo obiettivo di civiltà. Indubbiamente, negli ultimi quarant’anni, sono stati fatti numerosi passi avanti, ma bisogna fare sempre di più. Le persone con disabilità e i loro familiari caregiver, con la loro tempra adamantina, rappresentano una preziosa risorsa per la crescita morale e materiale delle nostre società. Abbiamo il dovere di supportarli, con ogni mezzo, senza se e senza ma. Solo così potremo dare significato concreto ai principi di democrazia e fraternità.