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“Dilexit nos”: perché Papa Francesco ci esorta a “ritornare al cuore”

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Foto © Samantha Zucchi/Insidefoto/Image

La quarta enciclica del pontificato di Papa Francesco, significativamente intitolata “Dilexit nos”, ovvero “Ci ha amati” ed è formata da cinque capitoli e da 220 paragrafi. La stessa si apre con un’esortazione a “ritornare a parlare al cuore” in una società in cui “l’essere umano rischia di smarrire il centro, il centro di sé stesso”, approfondendo il significato più profondo dell’“amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo”. Successivamente, il Santo Padre, sottolinea che “nell’era dell’intelligenza artificiale, non possiamo dimenticare che per salvare l’umano sono necessari la poesia e l’amore. Ciò che nessun algoritmo potrà mai albergare sarà, ad esempio, quel momento dell’infanzia che si ricorda con tenerezza e che, malgrado il passare degli anni, continua a succedere in ogni angolo del pianeta”.

Il fulcro dell’appello formulato da Papa Francesco in questa enciclica, quindi, ci invita a “superare la frammentazione dell’individualismo”, salvaguardando la dimensione comunitaria, sociale e missionaria di ogni autentica devozione al Cuore di Cristo, che, nel momento in cui “ci conduce al Padre, ci invia ai fratelli”, ovvero ricambiando l’amore con l’amore. La “Dilexit nos” si conclude poi con una preghiera del Santo Padre il quale, ci esorta a imparare a camminare insieme verso un mondo giusto e solidale. Questo appello, nel difficile momento storico che l’umanità intera sta passando, tra guerre e cambiamenti climatici, costituisce un modello a cui tendere verso un futuro fatto di amore, pace e prossimità a cui, singoli e nazioni, devono tendere affinché si possa perseguire un nuovo modello di società basato sulla fraternità.

Bruno Di Giacomo Russo: