Le difficili sfide che la nostra epoca ci sta presentando, come ad esempio i cambiamenti climatici e quella che Papa Francesco, con lungimiranza, ha definito “Terza guerra mondiale a pezzi”, richiedono delle risposte globali e articolate. In particolare, il conflitto israelo-palestinese e la guerra russa in Ucraina, ci stanno mostrando il lato più spietato di ogni conflitto armato e delle conseguenze nefaste che, quest’ultime, hanno sulla popolazione civile inerme. Il futuro dei giovani e il nuovo anno che ci apprestiamo a vivere, si riverbera quindi su molteplici temi che hanno una spiccata dimensione sovranazionale e su cui si gioca il nostro avvenire.
Spetta quindi a noi future generazioni, il compito di diffondere i valori della pace e della tutela della nostra “Casa comune”, attraverso un efficace veicolazione quotidiana del messaggio di Papa Francesco ad ogni livello della società italiana ed internazionale. Questo obiettivo però, potrà essere perseguito solo attraverso una ulteriore costruzione della sovranità federale europea mediante un solido ancoraggio all’Unione Europea, come avevano previsto, con lungimiranza, i nostri padri fondatori De Gasperi, Schuman e Adenauer. Solo agendo insieme e con fraternità potremo dare le risposte necessarie agli interrogativi del nostro tempo che, nel nuovo anno appena iniziato, diverranno ancora più pressanti e a cui, noi giovani, dovremo rispondere con coraggio ispirandoci ai valori dell’accoglienza e dell’ascolto propri del cristianesimo sociale.