Basta saltabeccare da un talk show ad un altro per vedere persone, in difficoltĆ per il caro bollette, che chiedono a gran voce uno salvifico scostamento di bilancio di 30 miliardi. Di solito i conduttori si guardano bene dal ricordare loro che in meno di un anno il governo ha stanziato ā a titolo di aiuti contro la crisi energetica –Ā circa 60 miliardi. Il conto ĆØ presto fatto.Ā Ć stato lo stesso Draghi a segnalarlo a commento dei decreti Aiuti, inĀ conferenza stampa dopo il varo del decreto Aiuti bis. Il premier ha chiarito che le misure “si aggiungonoĀ a quelle per oltre 35 miliardi di euro che abbiamo approvato dallāinizio di questāanno per mitigare gli effetti dei rincari sui cittadini e sulle imprese. Il totale delle misure di oggi ĆØ di 15 miliardi piĆ¹ circa altri due di misure aggiuntive: quindi si tratta di altri 17 miliardi che vanno ad aggiungersi ai 35 giĆ approvati. Parliamo di una grossa percentuale del prodotto interno lordo, piĆ¹ di 2 punti percentuali. Un altro aspetto importante ĆØ che interveniamo di nuovo a saldi invariati, quindi non ricorriamo a nessuno Ā scostamentoāā. Possiamo farlo ā ha proseguito il premier – perchĆ© l’andamento dell’economia ĆØ di gran lunga migliore del previsto. Ed ĆØ merito questo, come dico sempre, della capacitĆ degli italiani, delle famiglie, delle imprese e anche forse un po’ della politica economica del governo che ha sostenuto senza esitazioni l’economia, ma nello stesso tempo ĆØ riuscito a farlo mantenendo gli obiettivi di riduzione del deficit e di riduzione del rapporto debito/Pilāā.
Il decreto Aiuti bis ĆØ stato definitivamente convertito il legge nei giorni scorsi. E se la matematica non ĆØ unāopinione con i primi due decreti Aiuti eravamo giĆ a 52 miliardi e senza scostamenti di bilancio. Non male, no? Poi ĆØ stata la volta del decreto Aiuti ter nel quale non solo sono state stanziate ulteriori risorse per 14 miliardi, ma sono stati adottati criteri piĆ¹ idonei per la loro erogazione. Anche in questo casoĀ ĆØ utile rileggere quanto Draghi ha illustrato in conferenza stampa, prima di recarsi a New York a ricevere il premio come migliore statista dellāanno.
Nel merito del decreto, con i 17 miliardi del dl aiuti bis e i 14 del dl aiuti ter “siamo a quota 31 miliardi che sembra rispondere alla richiesta di scostamento, a meno che non si voglia chiedere uno scostamento ogni mese. Quindi non prevediamo nessuno scostamento di bilancio”, ha affermato Draghi. “L’andamento dell’economia italiana ci consente di aiutare famiglie e imprese senza fare uno scostamento dei conti pubblici”, ha poi aggiunto il premier. Subito dopo ĆØ passato a spiegare i provvedimenti. “Il decreto prevede l’estensione dei crediti di imposta, un rafforzamento ed un ampliamento dei beneficiari. Da oggi centinaia di piccole imprese ne avranno accesso. Prevediamo un contributo sociale di 150 euro per 22 milioni di italiani che guadagno meno di ventimila euro”, ha annunciato Draghi. Con i nuovi sostegni del governo previsti “14 miliardi di euro per famiglie e imprese che si aggiungono a quasi 50 nei mesi scorsi, nel complesso un valore superiore a 60 miliardi di euro pari al 3.5% del Pil. Quindi siamo tra i paesi che hanno speso di piĆ¹ in Europa”, ha rimarcato Draghi, aggiungendo che “il sistema bancario ha mostrato disponibilitĆ a lavorare insieme per il Paese che significa essere pronti a dare prestiti al tasso dei Btp senza commissioni aggiuntive alle imprese per il pagamento della bolletta: questi prestiti saranno garantiti dallo Stato ma con una garanzia gratuita. Di fatto ĆØ una rateizzazione delle bollette”.
Prendendo di seguito la parola, il ministro dell’Economia Daniele Franco ĆØ entrato nel dettaglio del provvedimento. Oggi “stanziamo 14 miliardi nel complesso”, che sommati a quelli dei mesi scorsi diventano 66. “Per l’energia abbiamo dedicato 33 miliardi, con i dieci di oggi diventano 43. L’indebitamento resta al 5,6%, indicato nella Nadef e nel Def”, ha affermato Franco. Le coperture del decreto derivano dalle maggiori entrate, dalla razionalizzazione delle poste di bilancio e dal meccanismo di compensazione applicato alle fonti rinnovabili. “Ć fondamentale continuare a sostenere” il settore produttivo, c’ĆØ “incertezza a livello internazionale, ma ĆØ importante che la politica di bilancio continui a sostenere il settore produttivo. Se vi sarĆ un tasso adeguato di crescita, penso che la politica economica possa restare positiva, di sostegno alla crescita”, anche il prossimo anno, ha concluso Franco. Passando alle misure piĆ¹ specifiche per quanto riguarda le imprese, come prima cosa vengono prorogati e rafforzati i crediti di imposta per lāacquisto di energia elettrica e gas naturale. Per le imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale scatta infatti un credito dāimposta pari al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022. Per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica, il credito dāimposta relativo agli stessi mesi ĆØ pari al 30%, mentre per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale il credito ĆØ pari al 40%. Alle imprese esercenti attivitĆ agricola, pesca, agro-meccanica che hanno acquistato carburante nel quarto trimestre 2022 ĆØ riconosciuto un credito dāimposta pari al 20%. Per supportare ancora di piĆ¹ la liquiditĆ delle imprese, assicurando le migliori condizioni nei finanziamenti bancari, il decreto prevede la concessione di garanzie gratuite, da parte di SACE e del Fondo PMI, per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, se viene applicato al finanziamento un tasso di interesse che prenda come riferimento i BTP. Viene aumentata anche la percentuale di garanzia dal 60 allā80% dellāimporto finanziato per il pagamento delle bollette. Anche lāimporto massimo dei finanziamenti sale, da 35mila a 62mila euro, garantibili dallāISMEA, lāIstituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, in relazione ai mutui in favore delle imprese agricole, della pesca e dellāacquacoltura che hanno subito un incremento dei costi energetici. Sono previstiĀ anche a disincentivi per le imprese alla delocalizzazione e alla cessione di attivitĆ di imprese che non si trovino in condizione di crisi e misure di tutela dei lavoratori interessati.
Per il settori del trasporto vengono stanziati altri 100 milioni di euro per finanziare il contributo a copertura dei maggiori costi sostenuti per lāacquisto del carburante per lāalimentazione dei mezzi di trasporto locale e regionale su strada, lacuale, marittimo e ferroviario. Eā stato anche creato, con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2022, un fondo per il sostegno del settore dellāautotrasporto.Ā Per quanto riguarda le famiglie, invece, ĆØ stata prorogata la riduzione delle accise e dellāIva sui carburanti fino al 31 ottobre 2022.
Altra novitĆ molto importante ĆØ la creazione di un nuovo bonus 150 euro, che sarĆ erogato ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ad altre categorie, con esclusione dei lavoratori domestici, con una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non superiore a 1.538 euro. Le risorse finalizzate allāerogazione del Bonus trasporti sono incrementate di 10 milioni di euro per il 2022.
Si aggiungono poi interventi a favore del Terzo settore, dello sport, delle regioni ed enti locali e della sanitĆ , dellāistallazione di impianti con energie rinnovabili, di cui vengono anche sveltite le procedure.
Abbiamo sintetizzato, attingendo dalle comunicazioni circolate nei giorni scorsi, gli aspetti principali del decreto Aiuti ter che dovrebbe essere lāultimo provvedimento di una certa importanza varato dal governo Draghi. Il premier avrebbe voluto che venisse approvata anche la delega fiscale, ma i partiti non glielo hanno consentito.