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Ecco cosa sta succedendo nel mondo della robotica

Che sta succedendo ultimamente nel mondo della robotica? Pochi giorni fa, Knightscope è stata l’ultima azienda di robotica a quotarsi in borsa a New York. Il nome dell’azienda non è conosciuto ma, molto probabilmente, avrete visto nel Web immagini dei suoi robot. Fondata nel 2013, l’azienda è cresciuta rapidamente, grazie alla produzione di robot mobili a forma di uovo progettati per pattugliare gli spazi pubblici, e grazie anche alle collaborazioni con numerosi dipartimenti di polizia negli Stati Uniti.

Il CEO dell’azienda è William Santana Li, un ex dirigente di Ford che nelle interviste ha spesso dichiarato: “Ho detto ai media, ai nostri sottoscrittori, ai nostri avvocati, ai nostri team, ai nostri clienti, ai nostri investitori: si verificheranno più incidenti. Non è irragionevole dire che gli incidenti accadono. In molti casi, abbiamo le prove per dimostrare che gli esseri umani non sono perfetti e, diverse volte, hanno problemi alla guida. In molti casi, forse, non sarà il robot a provocarli, sono gli incidenti che accadono comunque. Si verificheranno altri incidenti in futuro? Assolutamente. Garantiscilo per me. La cosa più importante è: come lo gestiamo? Come ci comportiamo? Come ci prendiamo cura dei nostri clienti? Ci assicuriamo che tutti siano al sicuro e, ove possibile, apportiamo tutte le revisioni necessarie?” e: “Andiamo a monte del problema: se dici a un bambino che il gelato al pistacchio è davvero pessimo, quando crescerà dirà quasi sicuramente che il gelato al pistacchio è davvero pessimo. Se, infatti, glielo si darà, colui affermerà comunque e sempre che il gelato al pistacchio è davvero pessimo. Allo stesso modo, se fornisci a un algoritmo tutti i dati sbagliati o anche solo un set di dati incompleti, si avrà a che fare con un “problema di input ingegneristico errato”. La tecnologia è di parte, e spero che, nel tempo, ciò venga rivisto e corretto dagli studiosi.”
e: “Temo che si stia verificando una certa confusione tra le domande sui pregiudizi derivati dall’intelligenza artificiale e le preoccupazioni più ampie sull’automazione. Il primo è un problema molto reale e qualcosa che deve assolutamente essere affrontato. C’è molta verità nel fatto che i modelli di intelligenza artificiale derivano solo dalle esperienze e dalle informazioni che gli umani inseriscono, che è esattamente ciò che crea pregiudizi. Queste sono cose che devono essere affrontate ora, poiché siamo nelle primissime fasi dell’uso dei robot per controllare la società“.

Hyundai ha pubblicato, in questi giorni, sui social un video in cui i suoi robot costruiranno la nuova base spaziale su Marte, DHL ha accettato un accordo da 15 milioni di dollari per portare il robot Stretch di Boston Dynamics nei suoi centri logistici del Nord America. Queste unità, il cui numero non è stato ancora reso noto, usciranno in tre anni, fungendo da terreno di prova chiave per calcolare il potenziale commerciale dell’azienda. Spostare le scatole è un’attività altamente ripetitiva e intensiva che spingerà davvero la tecnologia al limite, visto che si pensa che saranno in grado di funzionare efficacemente 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Anche Amazon si sta muovendo: Paack, l’azienda di logistica robotica che opera anche per l’azienda più grande del mondo, ha annunciato in questi giorni una raccolta fondi di serie D da 225 milioni di dollari, guidata da SoftBank Vision Fund 2, vista la sua politica di espansione ulteriormente in Europa. Il fondatore e CEO, Fernando Benito, afferma: “La richiesta di metodi di consegna convenienti, tempestivi e più sostenibili esploderà nei prossimi anni e Paack sta fornendo la soluzione. Utilizziamo la tecnologia per fornire ai consumatori il controllo e la scelta sulle consegne e per ridurre l’impronta di carbonio della nostra distribuzione”.

Nel frattempo, Vecna ​​Robotics, con sede nel Massachusetts, ha annunciato una raccolta fondi di serie C da 65 milioni di dollari che ha più che raddoppiato i suoi finanziamenti fino ad oggi. Gli infortuni ai carrelli elevatori sono un problema molto reale nel mondo dei magazzini, quindi l’azienda sta cercando di aiutare ad automatizzare il sollevamento dei pallet con i suoi sistemi robotici. Il round di finanziamenti è stato guidato da Tiger Global Management, che ha guidato anche l’azienda Electric Sheep, raccogliendo 21,5 milioni di dollari, per lo sviluppo dei suoi rasa erba robotizzati.

Terra, l’azienda che ha inventato il robot rasa erba iRobot, è in netto ritardo con i sviluppi; sembrano esserci numerosi competitori, in questo campo, che stanno guardando sia ad applicazioni commerciali che professionali. L’approccio di Electric Sheep è simile a quello che la Bear Flag Robotics, di proprietà di John Deere, sta facendo nello spazio del giardinaggio, consentendo agli utenti di adattare efficacemente i loro tosaerba esistenti, utilizzando il nuovo sistema robotico Dexter. Battlefield Wandelbots continua a raccogliere grandi numeri anche grazie ad un finanziamento di serie C da 84 milioni di dollari. L’azienda è tra coloro che cercano di affrontare un problema chiave nell’automazione: come possono i luoghi di lavoro addestrare i robot senza competenze di programmazione? La soluzione dell’azienda si presenta sotto forma di una “penna tracciante”, che i lavoratori utilizzano per creare movimenti che i robot possono quindi imitare. La società ha già una serie di clienti di alto profilo, tra cui BMW e VW, e utilizzerà i finanziamenti per espandersi ulteriormente in mercati come gli Stati Uniti e l’Asia.

ETH, azienda robotica di Zurigo, ha insegnato al suo robot quadrupede ANYmal come fare un’escursione, in particolare sul vicino Monte Etzel. I ricercatori affermano che, utilizzando il feedback visivo e tattile, il robot ha imparato a percorrere un dislivello di circa 120 metri in 31 minuti, quattro minuti più velocemente rispetto alla media di percorrenza degli escursionisti umani. E ancora, Blue Origin, di proprietà di Jeff Bezos, ha accettato di acquisire Honeybee Robotics, che crea sistemi robotici di addestramento sulla Terra e organizza viaggi nello spazio.

Il CEO dell’azienda, Kiel Davis, ha confermato questa nuova acquisizione sul blog dell’azienda: “Costruiamo le capacità e portiamo avanti il marchio di Honeybee da quasi quarant’anni. L’adesione a Blue Origin è per noi un importante passo avanti. Ringraziamo l’intera famiglia EBI per il loro supporto negli ultimi quattro anni e mezzo. Con Blue Origin non vediamo l’ora di espandere ulteriormente la nostra capacità di affrontare le sfide più entusiasmanti nel trasporto spaziale di prossima generazione, nella mobilità spaziale, nelle destinazioni spaziali e nella scienza e nell’esplorazione planetaria. Tutti stanno correndo… Terremo sempre aperto un occhio robotico”.

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