La Costituzione è la legge fondamentale del nostro Paese, l’architrave della società civile a cui, ogni amministratore e cittadino, deve guardare ogni giorno, anche e soprattutto per quanto riguarda l’inclusione delle persone con fragilità a 360 gradi. Vivere con una disabilità significa che, con i dovuti supporti, legislativi, sanitari e sociali deve essere resa possibile e praticabile ogni genere di attività lavorativa, ludica o sportiva e, oltre a ciò, le stesse devono essere incentivate, laddove possibile, sfruttando al massimo quello che, i progressi scientifici, ci mettono a disposizione.
È fondamentale che, ognuno di noi, facendo proprio lo spirito più profondo della nostra Costituzione, si sforzi di vedere le persone al di là dell’eventuale disabilità da cui sono affette, liberando ognuno da quella sorta di stigmatizzazione dettata dalla scarsa conoscenza, con l’obiettivo di consentire a tutti di esprimere appieno tutte le proprie potenzialità indipendentemente dalla propria condizione di fragilità. Inoltre, da questo aspetto, passa anche l’attuazione del concetto di fraternità e amicizia sociale che Papa Francesco ha descritto con grande lungimiranza nell’enciclica “Fratelli tutti“, la cui comprensione rappresenta un passo importantissimo per mettere coloro che soffrono al centro delle scelte politiche e sociali del nostro futuro, di cui l’inclusione dovrà costituire l’aspetto più importante.