Opinione

Cosa le persone devono comprendere per rendere la nostra società migliore

Rendere la società più inclusiva ad ogni livello per le persone con disabilità, malattia rara e per le loro famiglie è fondamentale. Spesso rivolgiamo i nostri appelli ai ministeri, alle regioni e agli enti locali ma, a volte, anche per un parente o un vicino di casa, siamo invisibili. Questo è molto brutto. Il fatto che, a volte, la politica non ci è vicina dipende anche da una società civile non sempre prossima ai nostri bisogni. Però, capendo che, determinate problematiche, possono lambire ogni persona, si può cambiare questo aspetto. Spesso però, non provandole di personalmente, la società civile è cieca e non comprende appieno alcuni aspetti della fragilità. Quest’ultima può toccare tutti, semplicemente diventando anziano e non riuscendo più a deambulare come prima. Bisogna essere sicuri che, le istituzioni, ci siano ad ogni livello per tutti i tipi di fragilità e per tutte le persone. Così si renderebbero molto più veloci le decisioni delle diverse amministrazioni, facendo si, ognuno, anche se non prova personalmente una determinata condizione invalidante, si faccia portatore delle necessità di chi ha bisogno presso gli enti preposti. Questo deve essere compreso da tutti per rendere la nostra società migliore.

Auspico che, attraverso un risveglio delle coscienze della società civile, partendo però dalle scuole e dalle giovani generazioni. In questi mesi, ad esempio, in alcuni istituti scolastici, degli studenti che, tra i propri compagni di classe avevano degli studenti con disabilità a cui mancava l’ascensore o l’accessibilità, hanno protestato non entrando nelle scuole. Questi sono degli esempi che, la comunità intera, dovrebbe seguire. È necessario iniziare da una tipologia di informazione sempre più massiva sul tema della disabilità, che evidenzi il fatto che, la fragilità, è una condizione della vita. Riguardo a questo, secondo le ultime statistiche in merito, nell’Unione Europea, un cittadino su 17, incontra personalmente o attraverso la sua famiglia, una malattia rara. È una percentuale altissima e deve farci comprendere che, queste condizioni, possono far parte della vita di tutti. Tutti noi dobbiamo fare squadra per far sì che la vita e la quotidianità siano migliori per tutti. Serve un risveglio dal basso delle coscienze, altrimenti tutto ciò sarà molto complicato.

Fortunato Nicoletti

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