Martedì prossimo, il 14 luglio, è stata convocata la riunione del consiglio dei ministri per discutere dell’eventuale rimozione delle concessioni autostradali dopo mesi e mesi di polemiche, accuse, ed inchieste giudiziarie sulle mancate manutenzioni e per il conseguenti crolli.
Ormai la questione è annosa ed è necessario procedere a soluzioni che riportino le autostrade sotto vero controllo, con pedaggi molto più morigerati e manutenzioni più frequenti e trasparenti.
Come accade sempre, però, nel governo non sembra che ci sia un’opinione condivisa. Certamente è forte la componente pro interruzione della concessione, ma i contrari affermano che si potrebbero aprire iniziative per contenziosi tra gli attuali concessionari e il governo per eventuali indennizzi molto costosi.
Ed intanto nella rete autostrade italiana c’è il caos. Basta attraversarle per qualche viaggio e l’esperienza è desolante. File interminabili di auto costrette a viaggiare per ore a passo d’uomo, a causa di lavori in corso (così risulta ufficialmente).
Ieri per fare il tratto Rimini Pescara si è impiegato ben 6 ore, e nessuno è riuscito a capire del perché in quasi tutta la dorsale adriatica si sono programmati i lavori in una volta sola. Dunque non solo grandi problemi in Liguria ma anche nel tratto tirrenico e adriatico. Chissà che stavolta un cambiamento senza se e senza ma possa avvenire davvero.
Concessioni autostradali: ci sarà mai un cambiamento?
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