Categories: Opinione

Qual è il compito delle associazioni di tutela dei disabili

Logo Interris - Le disabilità e le fragilità riguardano tutti i cittadini

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: Le disabilità e le fragilità riguardano tutti i cittadini

L’assistenza e la cura nei confronti delle persone con disabilità, soprattutto in questo frangente difficile in cui la pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova la tenuta del nostro sistema di welfare, è importante che – ognuno di noi – istituzioni, privato, sociale ed associazioni, secondo le rispettive peculiarità, agisca per creare un nuovo modello di assistenza dove possa predominare il principio dell’inclusione in ogni ambito della nostra società affinché si possa giungere ad una piena realizzazione delle stesse attraverso tutte le azioni possibili.

Il compito delle associazioni di tutela delle persone con disabilità dovrebbe essere quello di stimolare e incalzare tutte le forze presenti nelle istituzioni e nella Società Civile perché il compito della cura, della riabilitazione, della abilitazione della disabilità psico-fisica non sia un problema da gestire solamente nella famiglia e/o nel privato sociale, ma anzi rimanga a far parte a tutti gli effetti dei compiti delle istituzioni, avvalendosi ovviamente della collaborazione delle famiglie in primis – che devono essere sostenute con tutti i mezzi possibili attraverso lo stanziamento di risorse adeguate – e con tutte le risorse presenti nella società civile come indispensabile ed imprescindibile valore aggiunto: infatti, se nel gestire i servizi da parte delle Associazioni c’è il rischio  di sollevare le istituzioni dai loro compiti, neppure la statalizzazione è scevra da limiti, che riguardano soprattutto carenze nella qualità di vita all’ interno  delle strutture pubbliche.

La risposta a tutto ciò non può che essere una sola: è necessaria una collaborazione fattiva tra tutti i soggetti deputati alla cura e all’assistenza delle persone con disabilità perché, soltanto agendo insieme, si possono individuare i percorsi più consoni e maggiormente rispondenti ai bisogni di ognuno, sia della persona con disabilità che del rispettivo nucleo famigliare con l’obiettivo di dare vita ad una società più equa e solidale che sia mossa in misura maggiore dall’amore oblativo nei confronti di coloro che soffrono.

Alda Cattelini: