Il diritto alla vita indipendente è una necessità e soprattutto un diritto fondamentale per tutte le persone con fragilità. A questo proposito, la Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità, all’articolo 19, segnando un traguardo fondamentale verso la fruizione integrale dei luoghi, dei servizi e delle comunità da parte di ogni cittadino, ci ricorda che “Gli Stati Parti riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento di tali diritti”.
Alla luce di ciò, ognuno di noi, andando oltre le funzioni e i ruoli che riveste nella società, ha il dovere di perseguire questo obiettivo di civiltà attraverso un impegno senza riserve. La vita indipendente deve partire innanzitutto da una celere attuazione del Progetto di Vita che, nella sua stesura, dovrà obbligatoriamente tenere conto anche delle esigenze nonché dei desideri della persona con disabilità, ma anche del contesto sociale e dei familiari caregiver. In altre parole, tutti, indipendentemente dalle rispettive condizioni particolari, devono poter essere messi nella condizione di realizzare le loro legittime ispirazioni. La chiave di tutto questo è l’offerta di opportunità per affermarsi, la quale deve obbligatoriamente passare attraverso l’inclusione sociale, lavorativa e abitativa ad ogni latitudine del nostro Paese. Solo così e mediante l’essere prossimi, la realizzazione della vita indipendente, diventerà sempre più concreta.