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Come cambia il mondo

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Attraversando le vie di Bologna per prendere l’autostrada, ecco che mi imbatto con il grande vialone intestato a Stalingrado. Devo ammettere che leggendo le indicazioni che si riferiscono a quella arteria, la più lunga e grande della Città, sono stato colto da pensieri non sereni.

Mi sono chiesto: “ ma è possibile che all’inizio del terzo millennio, dopo che si sono accertate le gravi responsabilità di Stalin reo di efferati uccisioni di milioni di oppositori , questo dittatore può essere celebrato in una città italiana?”.

Nel mondo si sono contestati per ragioni davvero incomprensibili il leggendario Churchill, lo scopritore del mondo Cristoforo Colombo, ed altri personaggi storici che vantano meriti per l’umanità, ma di personaggi come Stalin non si sente parlare. In Italia persino il formidabile giornalista scrittore Indro Montanelli,  è stato oggetto di discredito da parte di femministe, per un rapporto amoroso che avrebbe avuto con una giovanissima etiope nel tempo della occupazione italiana di quel lontano paese africano, e che a visto Montanelli cronista di guerra.

A Milano il monumento che lo raffigura è stato oggetto di più attacchi con rosse vernici per significare lo sdegno rispetto al suo preteso razzismo. Questi episodi lasciano molto riflettere sulla confusione presente ad occidente. Questi segni così fuori posto, stanno a significare che più di qualcosa nelle nostre comunità sono fuori posto. Infatti può accadere che chi ha dato esempi importanti con la propria opera è vilipeso per inezie, chi invece si è macchiato di gravi colpe verso l’umanità, viene dimenticato quando non riabilitato. Infatti è significativo che il discusso capo della Russia Wladimir Putin, più di una volta ha mostrato di voler riabilitare il sanguinario Stalin. Così talvolta va il mondo.

Raffaele Bonanni: