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Cittadinanza digitale: ecco di cosa si tratta

Oggi i due terzi della popolazione mondiale è connessa ad internet, con oltre 4,4 miliardi di utenti che utilizzano la rete per lavorare e informarsi. A tal proposito, assume un’importanza ancor più rilevante il concetto di cittadinanza digitale, il quale rappresenta un’estensione della cittadinanza, in rapporto all’ampliamento dei mezzi a disposizione del cittadino per l’esercizio di alcuni suoi diritti, come la partecipazione e l’interazione, e dei suoi doveri, come il pagamento dei tributi. Tale nuova cittadinanza non è un’alternativa a quella classica, ma è a completamento visto che è l’insieme dei diritti e dei doveri che con il supporto di una serie di strumenti, tra cui l’identità, il domicilio, le firme digitali e i servizi, mira a semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, tramite le tecnologie digitali. Quindi, per cittadinanza digitale, si intende la capacità di un individuo di partecipare alla società online.

Come ogni attore di una società, il cittadino digitale diviene portatore di diritti e doveri, fra cui quelli relativi all’amministrazione digitale. In questa fase, muta il rapporto tra cittadini e amministrazione, partendo dal principio che i cittadini sono al centro dell’azione amministrativa, che essi godono di diritti di cittadinanza digitale, e che a tutela e garanzia del loro godimento sono previsti strumenti adeguati. Il cittadino deve attendersi dalla pubblica amministrazione – Stato, Regioni ed autonomie locali – un livello minimo in termini di qualità, accessibilità e disponibilità dei servizi online, accessibilità e riusabilità dei dati in formato aperto, alfabetizzazione digitale e partecipazione con modalità telematiche ai processi di decisione delle amministrazioni.

L’obiettivo è quello di assicurare l’erogazione online di un numero crescente di servizi e l’accesso alle comunicazioni di interesse dei singoli cittadini e delle imprese direttamente via internet, con tablet e smartphone. La cittadinanza digitale sposta il focus sulla creazione di nuovi servizi e di nuove modalità di interazione, rendendo disponibili strumenti in grado di semplificare innumerevoli adempimenti e realizzare progressivamente il digital by default, in base al quale i servizi devono essere progettati ed erogati, prima di tutto, in forma digitale. Ciò, attraverso un adeguato supporto all’incremento delle competenze digitali, potrà favorire l’inclusione digitale e creare un modello omogeneo di alfabetizzazione informatica e consapevolezza dei diritti digitali su tutto il territorio nazionale.

Bruno Di Giacomo Russo: