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Il chiacchiericcio è la vera peste

Papa Francesco ha ricordato ai vescovi siciliani questo: “Una delle cose che più distruggono la vita ecclesiale, sia la diocesi sia la parrocchia, è il chiacchiericcio, il chiacchiericcio che va insieme all’ambizione. Vi daranno uno scritto che ha fatto un Nunzio Apostolico sul chiacchiericcio, lo chiama ‘parola abusata’. Noi non riusciamo a mandare via il chiacchiericcio: anche dopo una riunione: Ciao, ci salutiamo, e incomincia: ‘Hai visto cosa ha detto quello, quell’altro, quell’altro’. Il chiacchiericcio è una peste che distrugge la Chiesa, distrugge le comunità, distrugge l’appartenenza, distrugge la personalità. E mi piace tanto l’immagine che ha messo nella copertina – poi lo vedrete perché ve ne daranno uno per ciascuno – c’è il segno del dito, che è il segno dell’identità, e uno che lo sfila, perché con il chiacchiericcio ti toglie l’identità, ti toglie l’appartenenza: questo fa il chiacchiericcio, con noi. Scusatemi se predico queste cose che sembrano da prima Comunione, ma sono cose essenziali: non dimenticarle!

Chiacchierare, sparlare, invidiare, calunniare sono tutte armi del grande Accusatore che lavora molto bene all’interno della chiesa e della società. C’è chi vive degli ultimi scoop, novità, pettegolezzi, ma è ammessa solo “una curiosità santa” per le cose di Dio e per accrescere il bagaglio umano e culturale. Quando sparliamo uccidiamo l’altro, sporchiamo la bellezza che c’è nell’altro, mettiamo del fango nel bellissimo volto di Dio che è in ogni uomo. Papa Francesco tantissime volte ha parlato del chiacchiericcio che è la vera peste nella chiesa e nella società. Nelle sacrestie, nelle curie, nelle diocesi, nelle parrocchie, nei conventi e nei monasteri troppe chiacchiere che sono farina del diavolo, dove il principe di questo mondo divide, crea l’odio e distrugge. Siamo “posseduti” dallo spirito della divisione se stiamo continuamente a criticare tutto e tutti. Prima di pensare alle grandi guerre, forse dobbiamo pensare a tutte le piccole guerre che sono nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle curie, nei conventi per il potere, per il carrierismo, per essere arrampicatori sociali, ma dimenticandosi il regno di Dio e il Paradiso che appartiene agli ultimi. Papa Francesco dice: “Oggi dobbiamo dirlo chiaramente – ha detto Papa Francesco – ci sono tanti seminatori di odio nel mondo, che distruggono” perché “la lingua è un’arma feroce, uccide”, mentre “potremmo vivere come fratelli, tutti, in pace”.

Invochiamo ogni giorno, la Vergine del Silenzio, che ci aiuti a custodire lo sguardo e la lingua contro gli assalti del male. La Madonna ci aiuti a benedire e non maledire, parlando bene degli altri o usando il silenzio di carità sulla vita delle persone.

fra Emiliano Antenucci: