La decisione di azzerare la detassazione su accise e Iva, fatta dal precedente governo, per quanto riguarda i carburanti, è molto grave. Ciò provocherà un aumento clamoroso dei carburanti nell’ordine di 30.5 cent al litro. Questo provocherà un incremento annuale del costo degli stessi di circa 360 euro per gli automobilisti, ma tutto ciò si rifletterà anche nel costo del trasporto su gomma di tutti i beni di prima necessità. Il tutto si tradurrà in un ulteriore aumento del tasso di inflazione dello 0,9%. In altre parole, siamo di fronte a rincari dei costi pari a dodici miliardi di euro, i quali si rifletteranno in maniera negativa sul potere d’acquisto delle famiglie italiane e sull’intera economia italiana.
Ormai, per scongiurare tali aumenti si può fare ben poco. Forse si può arginare qualche speculazione in atto da parte delle compagnie petrolifere. Questo c’era già negli anni e nei mesi precedenti e l’abbiamo sempre denunciato. Però, questa decisione di cui ho detto, ha portato i prezzi dei carburanti a superare la soglia dei due euro al litro. È stata una scelta errata del governo e il paese ne pagherà le conseguenze, sia in termini di potere d’acquisto che per quanto riguarda l’inflazione galoppante.