I più recenti episodi di cronaca stanno evidenziando un aumento dei fenomeni di bullismo tra i giovanissimi. Questa condotta connotata da violenza fisica e psicologica, molto spesso, si insinua tra le debolezze insite nel processo di crescita e colpisce coloro che hanno una fragilità o stanno affrontando un momento di grave difficoltà. Le istituzioni educative nel loro complesso, di fronte a questa nuova emergenza che lambisce le giovani generazioni, devono intervenire con assoluta determinazione, mettendo in campo ogni strumento necessario ma, soprattutto, partendo dall’educazione civica al fine di far comprendere ai più giovani l’importanza del rispetto per il prossimo e del bene comune a 360 gradi.
In altre parole, per i giovani in età scolare, l’educazione deve rappresentare una sfida globale, in grado di generale un salto di qualità che allontani per sempre lo spettro del bullismo. Devono essere incentivati i processi di socializzazione, agevolando il più possibile percorsi di partecipazione che coinvolgano gli studenti affinché, senza condannare le diversità ma, al contrario includendole, ciascuno si possa sentire veramente protagonista e responsabile della casa comune. Serve quindi conoscere la Costituzione, per essere non solo dei buoni cittadini, ma anche partecipi alla convivenza civile, sta nell’essenza della democrazia costituzionale.
L’educazione civica pertanto, ai giorni nostri, è quanto mai vitale. Nella scuola, il cui apporto è fondamentale per la crescita e la formazione dei nostri ragazzi, ma non solo, perché la scuola rappresenta certamente un soggetto importante, ma non l’unico. La famiglia, le istituzioni, il Terzo Settore e anche il mercato non possono non far parte di questa sfida di civiltà che, senza se e senza ma, deve mettere le giovani generazioni al centro dell’azione educativa. Tutto ciò, agendo collegialmente, ci permetterà di dare ai giovani ogni strumento necessario per comprendere che, gli episodi di bullismo, possono essere arginati partendo dal dialogo e dall’esercizio concreto della democrazia, senza se e senza ma.