Ogni anno, un miliardo di bambini di età compresa tra 2 e 17 anni subisce violenze e abusi. La pandemia, le misure per contenere il virus e quanto conseguente hanno generato quella che l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, definisce la “tempesta perfetta” per i bambini vulnerabili. Violenze che vanno dai maltrattamenti (abuso fisico, sessuale ed emotivo) da parte dei genitori e di altre figure, all’abbandono fisico ed emotivo, agli abusi sessuali. Rilevanti anche le violenze tra pari e quelle dei partner intimi.
Nel 2016, l’OMS presentò un piano globale per fornire una risposta alle violenze sulle donne e sui bambini per monitorare il fenomeno, sviluppare programmi per prevenire le minacce, sostenere i governi (INSPIRE: Sette strategie per porre fine alla violenza contro i bambini) e collaborare con altri partners. Lo scorso anno, UNICEF riprese i dati dell’OMS e lanciò l’allarme. Le misure adottate non avevano prodotto risultati previsti. Nel mondo, ogni sette minuti, muore un bambino per cause violente. L’omicidio è la quarta causa di morte nelle persone di età compresa tra 10 e 29 anni. Lo scorso anno, il 12% dei minori ha subito abusi sessuali. Un adolescente su quattro è stato vittima di bullismo. Una piaga che colpisce tutti (sebbene in modo diverso). In Europa, secondo WHO-European Region, circa 55 milioni di bambini sono vittime di maltrattamenti (9,6% per abuso sessuale, 16,3% e 18,4% trascuratezza fisica ed emotiva e 22,9% per abusi fisici o, 29,6% dei casi, emotivi).
Eppure, in molti paesi manca ancora un sistema di valutazione delle Esperienze Infantili Avverse (ACE). Per l’Italia, il “Comitato ONU si rammarica che non sia stato istituito un sistema nazionale di raccolta, analisi e diffusione dei dati e un programma di ricerca sulla violenza e i maltrattamenti nei confronti dei minorenni” (CRC/C/ITA/CO/5-6). Manca “un sistema nazionale per monitorare e raccogliere dati sulla violenza nei confronti dei minorenni, in particolare rispetto a tutti i casi di violenza domestica perpetrati verso minorenni e sulla violenza perpetrata nei confronti di minorenni che vivono in situazioni di emarginazione e di svantaggio”.
Gli appelli restano inascoltati. Il 9 Settembre 2021, i Ministri dell’Interno e della Sicurezza del G7 hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per combattere lo sfruttamento e l’abuso sessuale dei minori online (CSEA). Pochi, però, ne hanno parlato. E quasi nessuno ha ascoltato. Indifferenti davanti alla “tempesta perfetta” nella quale vivono decine di milioni di bambini vittime di violenze di ogni genere.