L’insediamento del nuovo governo e il particolare frangente storico che stiamo vivendo, deve far sì che, si intavoli subito un proficuo confronto con tutte le istituzioni deputate, ed in particolare col nuovo ministro della disabilità, per affrontare tutti i temi caldi che, in questo momento, rendono più difficile la vita quotidiana e l’inclusione delle persone con disabilità. In particolare, occorre partire dall’aumento del costo della vita e dalla riduzione del potere d’acquisto che, in correlazione con gli incrementi delle bollette dell’energia elettrica, rendono ancora più aspri gli ostacoli quotidiani che le persone con disabilità si trovano ad affrontare. Inoltre, per meglio raggiungere tali obiettivi, sarebbe utile costituire, come indicato dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, un Organismo di Coordinamento, che lambisca i diversi Ministeri, per far sì che si possa dar vita ad una cabina di regia tra tutte le politiche e in cui, i temi legati alla disabilità, assumano sempre maggiore rilevanza.
In questa delicata fase occorre l’impegno di tutti. È fondamentale che, il mondo dell’associazionismo e il Terzo Settore nella sua totalità, collaborino con tutti i livelli istituzionali, dimostrando – come sempre – di essere resilienti, ma soprattutto attenti alle esigenze delle persone più fragili. Agendo insieme dobbiamo dare maggiore e più concreta attuazione ai temi che riguardano la disabilità nella quotidianità, mi riferisco ai temi del Progetto di Vita, del Dopo di Noi, l’inclusione lavorativa e scolastica nonché l’assistenza ai caregiver, silenziosi eroi quotidiani che devono essere aiutati e sostenuti. Dobbiamo essere pronti ad affrontare queste tematiche e mettere la fragilità al centro della società.