Accadde oggi: 51 anni fa l’uomo sbarcava sulla luna

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Questo è un piccolo passo per uomo, un gigantesco balzo per l’umanità” con queste parole Neil Armstrong, comandante della missione Apollo 11, commentò lo storico allunaggio. Fu proprio lui a posare il primo piede umano sulla luna. Era il 20 luglio 1969, le 4.56 in Italia. Armstrong fu raggiunto dal compagno di viaggio Edwin Aldrin, detto ‘Buzz’, mentre in orbita intorno alla Luna, a bordo della capsula madre ‘Columbia’, restò ad aspettarli il terzo astronauta della Missione, Michael Collins.
Il mondo si era appena ripreso dalla miseria della Seconda Guerra Mondiale e l’Italia era un paese in crescita. Nel mondo dell’auto si iniziavano a diffondere le auto “tutto avanti” con motore e trazione anteriore.

Missione Luna

Sembra un’impresa incredibile tenendo presente le tecnologie dell’epoca. Nonostante ciò i tre astronauti erano partiti il 16 luglio 1969 a bordo del razzo Saturno V, che partì alle 09:32 (ora locale) dal Kennedy Space Center. Questo entrò nell’orbita terrestre 12 minuti dopo. La navicella spaziale Apollo si trovava all’estremità del razzo. Il viaggio durò ben 4 giorni: il 20 luglio 1969 il modulo lunare della navicella, “Eagle”, iniziò la propria discesa verso la superficie lunare, completando l’allunaggio alle ore 20:17 (22:17 ora italiana). Gli astronauti avrebbero dovuto riposare quattro ore prima di uscire dal proprio veicolo, ma Armstrong chiese ed ottenne il permesso per anticipare le operazioni. Sei ore più tardi, il 21 luglio alle ore 02:56 (04:56 ora italiana) compì la discesa sulla superficie del satellite, e fu seguito poco dopo da Aldrin: “Magnifica desolazione”, si lasciò scappare l’astronauta. I due trascorsero circa due ore e mezza al di fuori della navicella, e insieme raccolsero 21,5 kg di materiale lunare che riportarono sulla Terra. I tre astronauti rientrarono il 24 luglio poco prima dell’alba, ammarando nell’Oceano Pacifico a 2.660 km ad est dell’Isola di Wake.

La rivoluzione mediatica dell’allunaggio

L’allunaggio non è coinciso solo con la passeggiata di Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla superficie lunare. É stato un avvenimento che è riuscito a catalizzare l’attenzione di milioni di spettatori e ha influenzato le generazioni successive, eredi di quel sogno spaziale.

La celebrazione di un grande evento

La missione Apollo 11 rappresentò l’apice della corsa allo spazio intrapresa tra Stati Uniti e Russia negli anni della Guerra Fredda. In pochi anni la competizione tra i due Paesi aveva portato a un progresso senza precedenti. Si ebbe, infatti, la costruzione di giganteschi razzi e capsule spaziali. L‘arrivo sulla Luna segnò tuttavia un punto molto importante a favore degli americani.
Salutati come degli eroi una volta tornati in patria, Armstrong, Aldrin e Collins hanno ricevuto le più importanti onorificenze dello Stato. Il 20 luglio 2004 la NASA festeggiò il 35º anniversario dell’allunaggio con una grande cerimonia commemorativa con l’allora Presidente degli Stati Uniti George W. Bush.
Di nuovo il 20 luglio 2009, i tre astronauti furono invitati alla Casa Bianca dal presidente Barack Obama. Ricorreva il 40º anniversario dell’allunaggio. Neil Armstrong è deceduto nel 2012, Michael Collins e Buzz Aldrin sono invece ancora in vita.

Rossella Avella: