Era il 10 agosto 1910 quando Fra Pio lasciò Pietrelcina per scendere a Benevento dove avrebbe ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel Duomo della città.
Di lì a poche ore Monsignor Paolo Schinosi, arcivescovo di Marcianopoli avrebbe celebrato la messa per colui che sarebbe diventato San Pio. Lo accompagnavano la mamma e l’arciprete Zì Tore, Don Salvatore Pannullo. il padre non c’era, perché era emigrato in America per la seconda volta.
La celebrazione
La cerimonia si svolse nella cappella dei canonici e fu come tutte le ordinazioni sacerdotali, semplice e solenne, soprattutto toccante, perché sconfinava nel mistero della trasmissione di un dono eccelso che veniva dall’alto.
Umile nell’atteggiamento, Fra Pio seguiva con commossa attenzione le parole e i gesti dell’arcivescovo. Si stese per terra, con la faccia sul pavimento, polvere nella polvere, dinanzi all’infinita maestà di Dio. Pregò tutti i santi, soprattutto invocò lo Spirito Santo, Spirito creatore, dono dell’Altissimo, Spirito Consolatore, Rivelatore del Padre e del Figlio Unigenito.
I festeggiamenti per San Pio
Terminata la solenne Celebrazione padre Pio riceve altri calorosi abbracci. Questa volta umani. Quello di mamma Peppa, sul cui vestito nuovo, che si è cucita per l’occasione, si vedono i segni di un pianto silenzioso. Quello di «zi’ Tore». Poi, a Pietrelcina, quelli delle sorelle e degli altri parenti, che attendono all’ingresso del paese con la banda per accompagnarlo fino a casa sua.
Mancano solo il fratello Michele e papà Grazio, ripartito pochi mesi prima per raggiungere il figlio maggiore a New York. Il novello sacerdote, però, lo sente vicino. La delicata mano benedicente dell’arcivescovo, per un istante, gli è parsa uguale a quella dura, ruvida e screpolata dell’infaticabile genitore. E non dimentica che il dono appena ricevuto, quel dono divino che gli riempie il cuore di gioia, è frutto anche del sacrificio del padre emigrante.
La prima Messa
Quattro giorni dopo, domenica 14 agosto, nella chiesa parrocchiale della sua Pietrelcina, celebra la prima Messa.
Ai presenti viene distribuita un’immaginetta-ricordo, su cui ha voluto imprimere, nero su bianco, sintetizzato in poche parole, un ambizioso, impegnativo, arduo, proposito:
«…Con Te io sia pel mondo Via Verità Vita E per Te Sacerdote santo Vittima perfetta».