Passano gli anni, cambiano le amministrazioni, ma c'è un tema che a Roma continua a dividere e a suscitare polemiche. Tra tante problematiche concrete che assillano i romani, il tema in questione è solo di carattere simbolico, riguarda la toponomastica. Si tratta dell'intitolazione di una via della Capitale a Giorgio Almirante, storico capo politico del Movimento Sociale Italiano (Msi).
L'ultimo capitolo di quella che è una vera e propria saga in Campidoglio, è stato scritto la notte scorsa. Una mozione di Fratelli d'Italia, votata anche dal M5s, prevede finalmente l'istituzione di Via Giorgio Almirante. 23 voti favorevoli, 2 astenuti e un contrario, la consigliera pentastellata Maria Agnese Catini. In quel momento non erano in Aula i consiglieri di Pd e Sinistra Italiana, per protestare nei confronti della sindaca Virginia Raggi, che anziché riferire sulla vicenda del nuovo stadio della Roma – come richiesto dai dem – era ospite a Porta a Porta.
Raggi sorpresa, Comunità ebraica irritata e dietrofront
Ed è proprio dagli studi del programma di Bruno Vespa che la prima cittadina romana avrebbe appreso della mozione appena votata in Campidoglio. Lo storico conduttore lo fa presente in diretta e lei risponde: “Mi sorprende, non lo sapevo perchè sono qui da lei. Se lo condivido? Se l'Aula ha votato favorevolmente è perchè i consiglieri M5s si sono determinati in questo senso, quindi assolutamente sì, se hanno votato evidentemente vogliono intitolare una strada a questo personaggio. Il sindaco prende atto della volontà dell'Aula che è sovrana, come il Parlamento”. La sindaca non aveva però fatto i conti con alcune proteste, quelle della Comunità ebraica romana, che ha così preso posizione: “La decisione del Consiglio Comunale di votare una mozione per intitolare una via a Almirante è una vergogna per la storia di questa città. Chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, senza mai pentirsene, non merita una via come riconoscimento”.
Repentina l'inversione a U della Raggi, che uscendo dagli studi Rai ha precisato: “Nessuna strada a Roma sarà dedicata a Giorgio Almirante”. Proprio la prima cittadina sarà prima firmataria di una contromozione per vietare l'intitolazione di strade ad esponenti del fascismo o persone che si siano esposte con idee antisemite e razziste. L'ultima puntata della saga si chiude così. Chissà se ce ne saranno altre.