Turista indiano stacca frammento del Colosseo

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Non tutti i turisti sono educati e visitano i capolavori del nostro Paese con il rispetto necessario. Una delle pratiche più odiose è quella di chi danneggia le opere d'arte con l'intenzione di portarsi a casa un “souvenir”.

Il fermo

E' successo di nuovo a Roma dove un turista indiano è stato sorpreso da alcune guardie giurate addette alla vigilanza del Parco Archeologico del Colosseo mentre staccava un pezzo dell'Anfiteatro Flavio. I vigilantes hanno consegnato l'uomo alla compagnia di carabinieri di Piazza Venezia. Qui il cittadino indiano è stato denunciato a piede libero per danneggiamento ed impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. Il reperto sottratto è stato rimesso a disposizione del personale della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Si tratta dell'ennesimo turista straniero che danneggia un monumento per poter entrare in possesso di un “souvenir esclusivo”.

I precedenti

A giugno scorso era stato un 17enne a staccare un pezzo dal Colosseo. Colto in flagranza dai carabinieri, anche il ragazzo era stato denunciato per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti Stato. Roma è la città più colpita da questo fenomeno che però non ha risparmiato anche altri luoghi ricchi di storia: anche il sito archeologico di Pompei è stato particolarmente colpito con decine di turisti denunciati per la sottrazione di antichi e preziosi reperti. Ad esempio, nel 2015 quattro turisti furono sorpresi con frammenti della grandezza di 3 cm nei rispettivi zaini. Molti di questi turisti maleducati vengono fermati in aeroporto dalla Polizia di Frontiera e mostrano sempre grande stupore quando gli viene contestato il reato. Fonti delle forze dell'ordine avevano spiegato all'Ansa, in occasione dell'ennesimo furto da loro scoperto,  “Sì in effetti – avevano rivelato – è una delle mode assai diffuse negli ultimi anni soprattutto fra turisti stranieri appassionati di Roma: mettersi in valigia sampietrini, oppure alcune parti di mosaici di epoca romana.”

 

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