Edopo il terremoto, si contano i danni. L'Associazione nazionale degli ingegneri, attivata dall'agenzia regionale di Protezione Civile in seguito alla scossa avvenuta nella serata del 23 giugno, ha riscontrato delle lesioni alla chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo di Monte Compatri, sui Colli Albani, nell'area dei Castelli Romani. Dichiarata inagibile la casa parrocchiale adiacente al Duomo, mentre a Colonna i vigili del fuoco stanno ancora operando le verifiche di agibilità di alcune abitazioni, riporta Ansa. Le verifiche sono state già effettuate in alcuni edifici e nelle aree archeologiche del centro: dai controlli effettuati al Colosseo e nell'area archeologica non sono stati riscontrati danni. A Colonna, il comune più piccolo dei Castelli Romani ed epicentro del sisma, sono state registrate la maggiori conseguenze dopo il terremoto con crepe in diversi appartamenti, caduto di calcinacci e scuole chiuse e centinaia di chiamate ai vigili del fuoco. Qui gli uomini della Protezione Civile stanno valutando “caso per caso”, “La situazione più critica si registra presso la casa parrocchiale, dove parte della quale è stata resa inagibile”, ha detto Fausto Giuliani, sindaco della cittadina, su Roma Today.
Le repliche
La terra ha tremato per altre due volte nella zona compresa tra Colonna, Zagarolo, Montecompatri, Monteporzio, San Cesareo, Gallicano nel Lazio e Lunghezza. La prima replica si è verificata alle 23.06 con magnitudo 1.4, la seconda alle 01.23 con identica magnitudo: due ulteriori scosse avvertite praticamente solo dagli strumenti.