Quest’oggi, nel Palazzo Senatorio del Campidoglio, si ĆØ svolta la seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina dedicata al progetto dello Stadio della Roma, la cui costruzione dovrebbe avvenire a Tor di Valle. A presiedere la seduta, il pentastellato Marcello De Vito. Questa seduta del Consiglio Comunale venne richiesta dalle opposizione giĆ all’indomani della chiusura dell’accordo fra il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e la societĆ giallorossa. Al termine della seduta, sono stati respinti gli ordini del giorno del Partito Democratico.
Montuori: “Arriveremo a un interesse pubblico ampliato”
“Questa Amministrazione intende promuovere una delibera di Giunta che riconsideri il pubblico interesse individuando i principi per la realizzazione di un nuovo progetto. Un progetto che permetta una revisione della precedente delibera a partire da una riparametrazione e riformulazione delle opere che determinano l’interesse pubblico dell’intervento”, ha riferitoĀ Luca Montuori, l’assessore all’Urbanistica di Roma. “Vogliamo considerare – ha aggiunto – un insieme di fattori che possano permetterci oggi di esaminare un nuovo equilibrio di sistema, con un interesse pubblico ampliato e riferito non solo alle aree specifiche intorno allo stadio, ma esteso a tutti i cittadini che abitano fra Tor di Valle e Ostia e a coloro che fanno il loro ingresso a Roma da Fiumicino e da Civitavecchia”.
AccessibilitĆ all’area con mezzi pubblici su ferro
“Se noi guardiamo a Roma come cittĆ chiusa attorno al Gra noi sbagliamo completamente la scala. Ridurre il problema ad una viabilitĆ di servizio allo stadio con infrastrutture che servono solo allo stadio non fa un buon servizio alla cittĆ ”, ha spiegato. “Quali sono i principi di cui intendiamo tenere conto? Ovviamente l’accessibilitĆ dell’area prevalentemente con mezzi pubblici su ferro – ha aggiunto -, con il mantenimento del ponte ciclo-pedonale che collegherĆ lo stadio con la stazione di Magliana della FL1. SarĆ garantito il miglioramento del servizio con un minimo di 16 treni all’ora sulla Roma-Lido, ma non solo sul tratto che porta da Porta San Paolo a Tor di Valle, perchĆ© non abbiamo a cuore solo chi va allo stadio, bensƬ su tutta la tratta fino a Ostia”. “La sostanziale diminuzione dell’impatto delle cubature del business park prevista dagli accordi che si sono giĆ cominciati a prendere permetterĆ una importante revisione delle opere stradali. Prima erano necessari ponti e svincoli stretti nei pochi spazi liberi, oggi si puĆ² procedere a una semplificazione di tutto questo sistema senza togliere qualitĆ . Per noi ĆØ necessario che la via Ostiense venga messa in sicurezza e venga ri-ampliata non solo nel pezzo che va dal Gra allo stadio, ma lungo tutto il tratto che va dal Raccordo a viale Marconi. Un allungamento del percorso che ci permetterĆ anche di arrivare fino al ponte dei Congressi”.
Superare il rischio idrogeologico
Altro obiettivo ĆØ il superamento del rischio idrogeologico. “Come ĆØ noto molte delle condizioni che esistevano al momento in cui ĆØ stato depositato il precedente progetto sono cambiate – ha aggiunto l’assessore -, i rischi idrogeologici sono stati rivalutati non dal Comune di Roma ma dalle autoritĆ che ne hanno la assoluta competenza. Sono stati rivisti i rischi ambientali: il nuovo progetto dovrĆ tener conto dei rischi che l’edificazione in quell’area comporta. Quindi – ha continuato – non solo l’innalzamento dei fattori di rischio del fosso di Vallerano che rende a oggi l’area inedificabile a meno di importanti interventi di mitigazione ambientale. Ma i pareri che sono stati emessi riguardano anche moltissime prescrizioni che sono legate a mantenere l’equilibrio del sistema Tevere con la tutela delle rive, il mantenimento degli ecosistemi, l’inserimento di un insieme di piantumazioni che ricostruiscano l’ecosistema Tevere. Sono tutte prescrizioni che grazie alla diminuzione delle cubature potranno essere garantite – ha concluso – all’interno di un parco fluviale piĆ¹ grande e che nessuno si ĆØ mai sognato di eliminare come altri sono stati capaci di dire in trasmissioni televisive”.