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Stadio della Roma, la proposta del Comune: “Cubature di cemento ridotte del 20%”

Prosegue, tra incontri e confronti vari, l’iter sul futuro stadio che, nelle intenzioni della proprietà americana, dovrebbe ospitare le partite dell’Associazione Sportiva Roma. Si tratta, probabilmente, del progetto più importante tra quelli messi in cantiere anche se, a oggi, i numerosi dossier presentati, con tanto di plastici e progettazioni su eventuali infrastrutture, non ha ancora visto sbocchi concreti. “Stiamo accelerando i tempi”, ha commentato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a margine della riunione svolta con i vertici dirigenziali della società in Campidoglio. Grandi assenti, l’assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini (impegnato nell’incontro con gli sgombrati del centro sociale “Alexis”), e Daniele Frongia, assessore allo Sport. Assieme alla sindaca, hanno presenziato all’incontro il vicesindaco, Luca Bergamo, il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, e il costruttore Luca Parnasi.

Al netto di un accordo totale ancora assente, sembra filtrare qualche spiraglio di ottimismo quantomeno nel convenire su un punto d’incontro reciproco, in particolare per quanto riguarda il discorso delle cubature di cemento. L’obiettivo delle parti è di raggiungere un’intesa e apportare sostanziali migliorie in tempo per la conferenza dei servizi, prevista per il 12 gennaio.

Il punto focale resta il nodo sulle infrastrutture, direttamente collegato al progetto dell’architetto Daniel Liberskind, nel quale si prevede l’erezione di tre differenti torri, destinate a ospitare degli uffici. Al fine di ridurre in modo sensibile le cubature di cemento da impiegare (circa il 20% in meno), giunge la proposta dell’amministrazione: lasciarne solo una dell’altezza inizialmente concepita, riducendo quella delle altre due (o, addirittura, eliminandone una). Una soluzione che, a ogni modo, salverebbe le infrastrutture essenziali previste, diminuendo però le opere pubbliche, tra le quali l’allungamento della linea metropolitana B che, in questo modo, salterebbe. Rimarrebbero invariati, inoltre, il programmato collegamento stradale tra la via Ostiense e la via del Mare, nonché quello con il Raccordo anulare. A essere ridotta, oltre alla cubatura delle torri, dovrebbe essere l’area del “convivium”.

“I tecnici sono al lavoro per migliorare il progetto stadio nel rispetto dei tempi”, ha in seguito twittato la sindaca, alla quale ha fatto eco il direttore generale della società giallorossa, Baldissoni, ai microfoni di romanews.eu: “Ora abbiamo messo un po’ il piede sull’acceleratore per cercare di definire i miglioramenti al progetto richiesti dall’amministrazione, nei tempi stretti della Conferenza dei servizi che intendiamo tutti rispettare. Continuiamo a lavorare. Per quanto riguarda le modifiche alle cubature, questo fa parte di una valutazione complessiva che stiamo portando avanti da tempo, per vedere cosa si può migliorare anche in riduzione”. Se approvata nell’ambito della prossima conferenza, infatti, la soluzione di taglio proposta ridurrebbe marcatamente i tempi richiesti, restando però in disaccordo con quanto affermato, già dai primissimi incontri, dall’assessore Berdini, dichiaratamente contrario a realizzare opere in cemento aggiuntive allo stadio.

 

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