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Stadio della Roma, il Comune boccia il progetto definitivo: “Criticità sulla sicurezza”

Fumata nera per il futuro stadio della Roma: l’impianto di Tor di Valle, almeno per ora, non si farà. Arriva così il verdetto del Comune, contenuto in un comunicato diffuso dalla Regione Lazio nel quale si evidenziano alcune criticità riguardanti diversi aspetti presi in esame, da quelli strutturali a quelli compensativi e di mobilità. Circostanze che, alla prova dei fatti, hanno portato all’esito negativo: “Dall’esame della documentazione – si legge nel documento della Regione – è emerso che il progetto definitivo in questione risulta non idoneo. Sono diverse le motivazioni riportate, in virtù delle quali il Campidoglio ha decretato il suo “no”: tra le principali, alcune criticità riscontrate nella sicurezza stradale e idraulica, ritenuta di fondamentale importanza anche nelle precedenti riunioni effettuate. Altre carenze, sono state evidenziate nella disposizione di parcheggi, nella viabilità e nel trasporto pubblico (uno dei nodi centrali)..

“Completare documentazione”

A pesare sul giudizio di diniego, sarebbe stata anche una carenza a livello documentale. In sostanza, per ottenere l’approvazione comunale, il progetto del nuovo stadio dovrebbe includere, nella sua programmazione, “adeguati livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale”, assieme ad altrettanto “adeguati ‘livelli di servizio’ delle infrastrutture stradali (rotatorie, intersezioni, svincoli, rampe, accessi e svincoli dai parcheggi, ecc.)”. E’ necessario, inoltre, completare “la documentazione progettuale e colmare le carenze di contenuti”. Va poi ridefinito “il perimetro delle zone”, già soggette “a rischio per eventi idraulici”.

Verso l’ultimo step

Tutto da rifare, quindi, per i progettisti, i quali avevano recentemente raggiunto un’intesa sommaria con alcuni esponenti comunali, rivedendo in parte il piano originale (a cominciare dalla rinuncia a una delle “torri”, riducendo di conseguenza le cubature di cemento di circa il 20%). Dall’assemblea dell’11 gennaio scorso, era filtrato dunque un certo ottimismo, anche se l’assessore all’Urbanistica Berdini, tuttavia, è sempre stato fermamente contrario alla possibilità di realizzare l’impianto. L’ultima conferenza dei servizi, datata 31 gennaio, si era conclusa con un rinvio al prossimo 3 marzo, ultima data utile per l’approvazione o meno del progetto (non più derogabile). Resta da capire quali saranno gli sviluppi futuri e se, in tempi così ristretti, sia effettivamente possibile ripianificare il tutto nei termini previsti.

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