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Scala crollata, fari puntati sulle metro romane

Il bilancio è di 24 tifosi russi del Cska Mosca, in trasferta per seguire la propria squadra in Champions League contro la Roma, feriti. Uno è grave. Il cedimento della scala mobile della stazione metro di Repubblica, nel centro della Capitale, ha suscitato terrore, gettato la città in una situazione di emergenza e acceso il fuoco della polemica.

“Non stavamo saltando”

Il primo dubbio da dirimere è se la scala abbia ceduto per le pressioni subite a seguito dei salti dei tifosi russi oppure se il cedimento strutturale sia avvenuto da solo. Diversi testimoni presenti sul posto assicurano che i sostenitori del Cska stessero saltando, alcuni ritengono fossero ubriachi. Ma i tifosi si difendono. Una ragazza moscovita di 28 anni ha mostrato il video dell'incidente ripreso con il suo cellulare per dimostrare che nessuno stesse saltando. “Testimoni sembra abbiano visto saltare e ballare sulla scala mobile”, ha detto ieri anche la sindaca Virginia Raggi, giunta in Piazza della Repubblica. Tesi ripresa anche da Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno, intervenuto stamattina a Rtl, ha affermato che l'incidente è da attribuire a “decine di ubriachi pseudotifosi che saltavano”. Il vicepremier sottolinea poi che “le scale mobili non sono fatte perché la gente ci salti sopra”. A chi gli fa notare che la manutenzione della linea metropolitana capitolina è ferma, Salvini replica: “Non perché mal comune mezzo gaudio, ma posso dirti che anche nelle mia Milano ci sono scale mobili e ascensori per disabili fermi da tempo immemore”.

Le indagini

In attesa di capire se possa aver influito il comportamento dei tifosi russi, i riflettori si sono accesi su Atac e sulla manutenzione delle metropolitane di Roma. Come riferisce l'Ansa, l'indagine e gli accertamenti degli investigatori a seguito dell'incidente della stazione Repubblica punteranno a capire anche quando e come era stata fatta la manutenzione alla struttura. Anche l'Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma, ha aperto un'indagine interna per venire a capo di quanto accaduto. L'azienda intanto fa sapere: “I controlli e la manutenzione delle scale mobili della metropolitana di Roma all'interno delle stazioni vengono fatte con cadenza mensile. E ciò ha interessato anche la stazione di Repubblica”. Interpellati sulle operazioni di manutenzione effettuate nella stazione Repubblica, dall'azienda spiegano: “La vita tecnica di una scala mobile dura circa 30 anni, quella di Repubblica è relativamente giovane, ha meno di dieci anni. Alle revisioni e manutenzioni mensili delle scale mobili, ogni tre mesi si aggiunge anche un ulteriore ciclo di collaudi. Mese per mese, viene fatta una checklist di dispositivi di sicurezza da controllare, dalla velocità della scala mobile ai dispositivi di frenata, oltre alla pulizia e alla lubrificazione”. Di recente l'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, aveva affermato: “Si prevede anche la sostituzione di 22 scale mobili, di 4 marciapiedi mobili e di 2 ascensori nelle stazioni della metro B. I lavori partiranno a inizio 2019, cantieri attesi da una vita”. Intanto il Codacons si affretta a chiedere alla Procura di “accertare le attività di manutenzione eseguite sulla scala mobile teatro dell'incidente” e all'Atac e al Comune di “avviare subito verifiche straordinarie su tutte le scale mobili” delle metro cittadine.

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