Non c’è alcun piano B per le Olimpiadi di Roma dopo il no della sindaca Virginia Raggi. O meglio, secondo il presidente del Coni, Giovanni Malagò, “teoricamente ce ne sono diversi ma non è la strada giusta”. Parlando a Sky Sport dopo la cerimonia per il logo degli Europei di calcio 2020 ha spiegato: “In passato ci sono stati Paesi che hanno continuato a sostenere la candidatura quando ci sono stati problemi con i comuni: hanno sostituito con un commissario le prassi tradizionali. Ma io dal primo giorno ho sostenuto che questa non sia la strada giusta”
Dopo l’incontro saltato in Campidoglio Raggi e Malagò si sono visti al Coni, dove il numero uno dello sport italiano ha accolto la sindaca con il baciamano. Roma ospiterà quattro partite del prossimo Europeo, che, per la prima volta, sarà itinerante. “Sono onorata di essere qui e contenta di dire che Roma ospiterà quattro partite dell’Europeo di calcio del 2020 – ha affermato – . Sapere di poter ospitare un evento così importante ci rende orgogliosi. Il calcio per noi deve rappresentare una grande leva per l’integrazione e uno strumento per diffondere il valore del rispetto”.
Rammaricato per l’occasione persa è anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Io penso che tutto, nella vita, può essere un rischio o un’opportunità, anche camminare – ha spiegato – è bello camminare ma se si cade uno si fa male. Le Olimpiadi potevano essere un rischio o una grande opportunità, la differenza è come le fai. Penso che rinunciare sia stato un drammatico errore e soprattutto, forse, un elemento di non fiducia nei confronti di se stessi, cioè di coloro che avrebbero dovuto gestirle”.