Rinvio a giudizio per Roberto Spada e per Ruben Nelson Alvez del Puerto per via dell'aggressione, avvenuta il 7 novembre scorso, ai danni del giornalista inviato della trasmissione Rai “Nemo – Nessuno escluso”, Daniele Piervincenzi, e dell'operatore tv Edoardo Anselmi. L'accusa per loro è concorso in lesioni personali e violenza privata con l'aggravante del metodo mafioso. Il 30 marzo inizierà il processo davanti alla nona sezione penale del tribunale di Roma.
Stamattina, intanto, a piazzale Clodio, sede del Tribunale a Roma, c'è stato un nuovo presidio di solidarietà verso gli aggrediti a cui hanno aderito Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) e Ordine nazionale dei giornalisti (Cnog)., che hanno deciso di costituirsi come parte civile nel processo. Piervincenzi dal presidio ha detto di non nutrire rancore nei confronti di Roberto Spada. “La mia preoccupazione – ha spiegato – va al territorio, serve attenzione: Ostia non va abbandonata, ce lo chiedono i cittadini“. “L'ammissione come parti civile di Fnsi e Cnog – ha aggiunto Piervincenzi – è un segnale importante per la difesa della categoria e della libertà di stampa“.
“I giornalisti devono sapere che non sono soli e che nessuna 'testata' potrà impedire di illuminare quello che accade in ogni angolo del Paese. Perché un'informazione libera e autorevole è in primo luogo un diritto inalienabile dei cittadini”, affermano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.