Ancora guai nel campo nomadi di via Salone, ai confini del VI Municipio della Capitale: nella mattinata del 23 gennaio, infatti, si è reso necessario l’intervento della Forze dell’ordine per sedare una violenta rissa scoppiata fra i residenti, nello specifico tra due famiglie di opposte fazioni, le quali hanno deciso di risolvere le loro dispute mentre gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale erano impegnati a redigere un censimento degli abitanti, come da ordinanza comunale. Spranghe di ferro, bastoni e quant’altro fosse possibile è stato utilizzato dai contendenti per regolare i conti, spingendo i vigili presenti a chiedere immediati rinforzi per contrastare una zuffa che, in breve, si è trasformata in una mega-rissa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Gruppo VI Le Torri e il Gruppo di Sicurezza pubblica emergenziale (Spe), coadiuvati da una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Tivoli, oltre che dai caschi bianchi. Le azioni sono state coordinate dal vicecomandante Lorenzo Botta.
Cinque arresti
Fondamentale, nell’impedire che la situazione degenerasse, la presenza sul posto degli agenti i quali, dopo aver riportato l’ordine nel campo, hanno tratto in arresto complessivamente cinque persone tra quelle intente a rifilarsi calci, pugni e bastonate, procedendo poi all’avvio di un’indagine per rintracciare il resto dei partecipanti. Alcuni dei coinvolti, hanno riportato ferite nella zona facciale, oltre a numerose lesioni lacero-contuse su molte parti del corpo, e hanno ricevuto cure presso il vicino presidio sanitario di Palestrina.
Rissa tra clan
Non sono ancora ben chiare le effettive cause che hanno scatenato tanta violenza, anche se, da una prima ricostruzione, alla base di tutto sembrerebbe esserci una disputa fra due delle maggiori famiglie rom residenti nel campo, i Seferovic e gli Halilovic. Secondo quanto riferito dalla Polizia municipale, i due clan hanno visto molti dei loro membri coinvolti nel putiferio. Nessun aiuto rilevante, per ora, è venuto dagli altri residenti, i quali si sono mostrati poco intenzionati a fornire dettagli sulla situazione interna e sulle presunte motivazioni della lite.
Raggi: “Inaccettabile”
Un commento sull’episodio è arrivato via Twitter anche dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, la quale ha definito l’episodio come “un’inaccettabile maxi-rissa durante il censimento del Comune”, ribadendo poi l’intento di riportare sotto controllo la situazione nei campi della periferia della Capitale: “A Roma torna la legalità. Se ne facciano una ragione”.