Sarà caldo come la Capitale in questi giorni il vertice tra il Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, il Ministro allo Sviluppo Economico, Giuseppe di Maio, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e i rappresentanti della Regione Lazio, come il presidente, Nicola Zingaretti, per discutere e trovare una soluzione efficace al disagio arrecato ai cittadini romani dall'ammontare di rifiuti nella città. Per molti abitanti della città utramillenaria non è inusuale imbattersi in discariche a cielo aperto. Oggi sarà trovata una soluzione al problema.
L'intesa tra Comune e Ama
Ieri è stato siglato un accordo tra il Campidoglio e l'azienda municipalizzata deputata allo smaltimento dei rifiuti nella Capitale, Ama, insieme alle organizzazioni sindacali. L'intesa prevede una commissione composta da due membri per ogni organizzazione sindacale e da rappresentati di Roma Capitale e Ama che si occuperanno di fornire “proprie osservazioni sulle linee guida del nuovo piano industriale entro 10 giorni dalla trasmissione da parte del cda” con lo scopo di trovare soluzioni durature al problema rifiuti su operatività, logistica e piano straordinario di pulizia della città.
Emergenza senza fine
Dietro l'emergenza rifiuti ve ne sono diverse e più difficili da risolvere. Per questo, affrontare la sporcizia nella città richiede una cabina di regia articolata. La Regione Lazio ha, intanto, disposto che “per motivi di urgente necessità” tutti gli impianti di trattamento rifiuti siano massimamente operativi. Il Campidoglio chiede, inoltre, che a ciò s'affianchi una pulizia capillare della città, che Ama paghi i debiti con i fornitori e assicuri delle idonee aree di trasferenza dei rifiuti. Ogni giorno, si deve trovare una collocazione a circa 600 tonnellate di rifiuti indifferenziati che Ama non riesce a smistare per la mancanza di impianti di trattamento meccanico-biologico come il Tmb di Malagrotta. Nella giornata di ieri, alcuni impianti di gestione rifiuti della Regione si sono dichiarati disposti a prendere in carico i rifiuti eccedenti.
Medici preoccupati
Ancora una volta, i medici hanno fatto un appello davanti al problema rifiuti. Per costoro, a causa delle alte temperature e del proliferare di ratti, uccelli e insetti, i cumuli di immondizia lungo le strade possono diventare un rischio igienico-sanitario di non poco conto. L'odore forte che promana dai cassonetti è segno che i cumuli sono infestati di batteri. Per questo, pediatri e medici di famiglia hanno approntato un “vademecum” per evitare rischi, come far camminare i bambini lontani dai cassonetti e utilizzare i guanti.