Il cittadino comune sa della loro esistenza solo dalle centinaia di adesivi pubblicitari attaccati ogni dove: cassonetti, pali della luce, panchine e così via. Sono le imprese (molto spesso unipersonali) che operano nel campo dei traslochi e della pulizia delle cantine.
Il fenomeno
Attenzione: non parliamo di chi svolge questa attività in modo professionale e alla luce del sole. Ma di piccole realtà, poco trasparenti, dietro cui, talvolta, si celano lavoro nero e smaltimento illegale di rifiuti. Senza dimenticare il degrado generato dalle affissioni abusive. Da tempo il Retake Roma – associazione di volontari che sull'onda di esperienze simili nate a livello internazionale si occupa del ripristino del decoro cittadino – combatte il fenomeno, provvedendo innanzitutto a staccare gli adesivi ma anche denunciando a più riprese queste attività.
L'iniziativa
L'ultima iniziativa – “Adesivileaks” – può rappresentare un cambio di passo importante. Retake fa di nuovo appello alla sensibilità cittadina chiedendo, in sostanza, ai romani di segnalare la presenza di adesivi attraverso tre passaggi: fotografarli, memorizzare l'indirizzo dove sono stati affissi, inviare una mail con questa informazioni ad adesivitraslocatori@retakeroma.org. Il tutto nasce dall'accordo con il nucleo Pics della Polizia Roma Capitale, disponibile a lavorare attivamente. “Questo tipo di pubblicità – spiegano i volontari – è invasiva e non regolata, con il grave rischio che i rifiuti non siano smaltiti correttamente creando nuove discariche abusive”.