Nuovo capitolo (e nuove grane) per la costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor della Valle. Ieri in serata la Regione Lazio ha voluto precisare il punto. “In merito all’accordo raggiunto venerdì – si legge in una nota – mentre é stato detto chiaramente che le attuali cubature saranno ridotte in modo significativo, non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture per garantire la mobilità, il miglioramento dell’ambiente e della qualità urbana”. “Su tutto ciò – evidenzia l’assessore alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita – la Regione eserciterà il ruolo e la funzione di sua competenza”.
Intanto, tifosi e società tirano un sospiro di sollievo. Se non ci dovessero infatti essere (ulteriori) ostacoli amministrativi o burocratici nell’approvazione del progetto, i proponenti contano di poter posare la prima pietra già entro l’anno in corso, con calcio di inizio tra il 2019-2020. Lo riporta l’Ansa.
“L’accordo tra la giunta Raggi e l’As Roma sullo stadio è sicuramente una buona notizia – prosegue l’assessore regionale – perché fa compiere un importante passo in avanti e supera le incertezze degli ultimi 7 mesi. Ricordo che l’attuale conferenza dei servizi è incardinata, come prevede la legge, sulla delibera approvata dal consiglio comunale che ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto presentato nel 2014. Quindi, se il progetto cambia – conclude Civita – bisogna richiedere una nuova valutazione tecnica e un nuovo pronunciamento da parte del Consiglio comunale di Roma sul pubblico interesse”.