Virginia Raggi ricorda l'approvazione della legge Basaglia con cui l'Italia chiuse per sempre la stagione dei manicomi e conferma l'impegno del Campidoglio a favore dei malati psichiatrici.
Ricordo
“Sono giornate di riflessioni, analisi e celebrazioni per il 40 anniversario della Legge Basaglia, una delle riforme più importanti nella storia del nostro Paese” scrive la sindaca in un lungo post su Facebook. “L'approvazione – sottolinea – arrivò nel maggio di quaranta anni fa, dopo un lungo percorso caratterizzato da battaglie con un'altissima valenza di carattere civile e sociale. E' però importante non limitarsi esclusivamente al profilo celebrativo, ma iniziare a parlare di proposte e attività, assicurando risposte operative in linea con gli insegnamenti che Basaglia ci ha lasciato in eredita'”.
Servizi
La salute mentale, aggiunge, è un tema “strettamente legato ai servizi territoriali”. L'amministrazione capitolina “finanzia infatti ai Dipartimenti di Salute Mentale delle Asl, responsabili della presa in carico delle persone con problemi psichiatrici, numerosi progetti che lavorano verso diversi obiettivi: costruzione di reti integrate tramite interventi che mettano al centro la formazione, il lavoro, la residenzialità e l'inclusione sociale. Un impianto che stiamo rafforzando e potenziando grazie all'ampia sinergia sviluppata con la Consulta cittadina per la Salute Mentale: per noi è fondamentale garantire alle persone con problemi di salute mentale diritti pari a tutti quelli degli altri cittadini. Potrebbe sembrare una banalità, ma troppo spesso ciò non avviene”.
Fondi
Attualmente, spiega, “abbiamo in campo progetti finanziati da Roma Capitale pari a 6 milioni e 849mila euro. Si tratta di percorsi che riguardano interventi di sostegno all'abitare (54 appartamenti a bassa intensita' assistenziale), il lavoro dei 27 centri diurni capitolini, le attività culturali, sportive e per il tempo libero, le provvidenze economiche e i soggiorni di vacanza”. La cifra stanziata “non è stata, però, spesa per intero, grazie a un'oculata razionalizzazione della spesa. Restano oltre 442 mila euro che abbiamo intenzione di utilizzare per azioni innovative. Insieme all'Assessora Laura Baldassarre stiamo ragionando sulla possibilità di avviare, in alcuni Municipi, la sperimentazione di interventi a forte integrazione socio-sanitaria (nei Centri di Salute Mentale e nei Servizi sociali Municipali), basati su progetti individuali che rispondano ai bisogni specifici dei cittadini con disagio mentale, in particolare di sostegno alla persona, all'abitare e all'inserimento lavorativo. Altra opzione su cui stiamo lavorando seriamente è quella di finanziare misure di sostegno all'avvio di impresa per gli utenti che si stanno formando nei Centri diurni. Sono tutte azioni già contemplate nel Piano Sociale Cittadino che stiamo scrivendo, colmando un buco di 14 anni”.