La Caritas e tutte le migliaia di persone assistite dai suoi operatori possono stare tranquille. Garantisco io, in prima persona, che non verrà mai meno il contributo di questa amministrazione. Per quanto riguarda le monetine, confermo che resteranno a disposizione delle attività caritatevoli dell'ente diocesano. Nessuno ha mai pensato di privare la Caritas di questi fondi”. Lo dice la sindaca di Roma Virginia Raggi all'Osservatore Romano parlando della questione delle monete raccolte alla Fontana di Trevi.
La notizia diffusa lo scorso fine settimana, secondo cui il Campidoglio sarebbe stato intenzionato a utilizzare le monete raccolte dalla celebre fontana romana per altri scopi, aveva sollevato un vespaio di polemiche. Secondo alcune indiscrezioni, il 'tesoretto' delle monetine – stimato in oltre 1 milione di euro all'anno – sarebbe dovuto essere impiegato dal Comune di Roma in parte per finanziare progetti sociali, in parte per la manutenzione del patrimonio culturale della Capitale. Si era parlato di un progetto per strutturare un sistema di conteggio delle monete che turisti e romani lanciano tradizionalmente nella prestigiosa fontana come buon auspicio. A beneficiarne, dunque, non sarebbero stati più i poveri che ogni giorno affollano le sale della Caritas per un pasto caldo (tra cui numerosi italiani), bensì gli enti del Campidoglio. “C'è tutto il nostro desiderio – aveva spiegato il direttore della Caritas di Roma, don Benoni Ambarus, ai microfoni di Radio Vaticana – di continuare la collaborazione con l'amministrazione capitolina anche per la gestione delle monetine. Ricordiamoci che ci è stata consegnata semplicemente perché alla fine si è sempre creduto in tutti questi anni nell'azione significativa di solidarietà sociale che la Caritas ha svolto, che tutta la Chiesa di Roma ha svolto. Quindi c'è tutta la nostra disponibilità a continuare a collaborare e la speranza che possiamo essere riconosciuti ancora come agenti di bene 'nascosto'”. Stando alle parole della prima cittadina, la collaborazione proseguirà.