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Raccolta critica, quartieri in protesta

Dalle case alle strade, il passo di ciò che resta di quelli che, fino a poche ore prima, erano i pacchetti natalizi è alquanto breve. Giusto qualche passo, quelli che servono per arrivare ai cassonetti della spazzatura e accorgersi che, come spesso accade in questo periodo, sono già pieni. In sostanza, il post-Natale torna a essere critico per la situazione dei rifiuti a Roma, già seria di per sé in molte zone della Città eterna ma, in questi giorni, particolarmente esasperata (anche per via, va detto, del naturale aumento dei rifiuti proprio del periodo): tra secchioni stracolmi e parterre di sacchetti della spazzatura sparsi a largo raggio, molti quartieri insorgono e tante opposizioni polemizzano nei confronto della sindaca Raggi, oltre che della municipalizzata dei rifiuti, Ama.

Radicali all'attacco

L'azienda, in una nota, ha fatto sapere di aver “assicurato le attività di pulizia e raccolta dei rifiuti”, precisando di aver incontrato alcune “criticità limitate e circoscritte in alcune aree dei quadranti est ed ovest in alcune zone di confine”. Pur assicurando di star “rapidamente provvedendo” all'emergenza, la versione di Ama non ha convinto i cittadini che, soprattutto nelle zone periferiche dell'Urbe, si sono trovati a fare i conti con l'impossibilità di gettare l'immondizia ordinaria per via dell'accumulo di quella dei giorni precedenti. E l'ondata di polemica contro azienda e sindaca ha riguardato non solo gli esponenti del Partito democratico ma anche altri schieramenti, come i Radicali: “Questa mancanza continua a essere sotto gli occhi di tutti – hanno detto -. Per questo nei prossimi giorni presenteremo una denuncia alla Commissione europea: l’immonda gestione dei rifiuti a Roma non è più tollerabile”.

Criticità

Nel mirino delle opposizioni non solo l'emergenza festiva ma anche il piano della giunta per scongiurare un nuovo sovraccarico degli impianti di smaltimento capitolini il quale, negli ultimi giorni, si è articolata sul trasporto di svariate tonnellate di rifiuti presso gli impianti di altre regioni: “Portare i rifiuti fuori Roma e fuori Regione – hanno detto ancora Alessandro Magi e Alessanrdo Capriccioli (rispettivamente segretario dei Radicali italiani e di Radicali Roma) doveva essere una soluzione-ponte, ma purtroppo è ormai diventata la prassi”. Un punto che, comunque, andrà rivisto con l'arrivo del nuovo anno, quando cesserà l'apporto dell'impianto della regione Toscana

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