Proteste anti-rom, si indaga per odio razziale

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La Procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo di indagine sugli scontri andati in scena nella tarda serata di ieri nel quartiere periferico di Torre Maura, dove circa 200 abitanti della zona, supportati anche da militanti di Casapound, sono scesi in strada per protestare contro il trasferimento di alcuni rom in un centro di accoglienza.

Indagini

A piazzale Clodio sono in attesa di una informativa dalle forze dell'ordine intervenute. I reati ipotizzati, al momento, sono di danneggiamento e minacce aggravate dall'odio razziale. La Digos di Roma , da parte sua, è al lavoro per individuare gli autori della violenta protesta. A breve potrebbero esserci i primi identificati che rischiano la denuncia. Le posizioni verranno vagliate per chiarire le singole responsabilità. Al momento circa trenta abitanti si trovano all'esterno del centro di accoglienza di via dei Codirossoni per “presidiarlo”. Nella tarda serata di ieri, dopo le barricate con i cassonetti dati alle fiamme, è andata anche a fuoco un'auto in sosta lungo la strada noleggiata dalla cooperativa che opera nella struttura.

Ricollocati

Dopo la protesta il Campidoglio ha deciso di fare marcia indietro. “In merito al trasferimento di circa 60 persone rom dalla struttura di via Toraldo a quella di via dei Codirossoni, l'Ufficio speciale Rom sinti e caminanti ha deciso di ricollocare le persone presenti nella struttura presso altri centri d'accoglienza per persone fragili su tutto il territorio romano – si legge in un comunicato – Le operazioni saranno curate dalla Sala operativa sociale a partire da stamattina e si concluderanno in sette giorni”.

 

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