Foro romano e fori imperiali da visitare insieme e gratuitamente: ĆØ questa l’iniziativa proposta dal Comune di Roma per festeggiare il primo giorno del 2017. I due siti archeologici, infatti, finora separati, sia fisicamente che istituzionalmente, da due diverse gestioni, saranno per un giorno parte di un unico percorso culturale, accessibile a tutti senza dover acquistare nessun biglietto. Una giornata speciale, pensata perĆ² come tentativo-pilota per una futura unificazione de factoĀ delle due aree, attualmente controllate, rispettivamente, dalle sovrintendenze di stato e comune. Il progetto ĆØ stato realizzato dall’Assessore ai Beni culturali e vicesindaco, Luca Bergamo, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per il Colosseo e prevederĆ , dalle 10 alle 16Ā dell’1 gennaio, la rimozione delle cancellate che separano i due fori.
Un anno che si apre nel segno di una rivoluzione culturale, pensata per offrire a cittadini e turisti un unicoĀ accesso a due tra i piĆ¹ importanti siti archeologici a livello mondiale, concedendo cosƬ la possibilitĆ di attraversare, senza distinzione, due diverse epoche storiche della cittĆ di Roma: l’area del Foro romano, infatti, compresa nella valle tra Campidoglio e Palatino, vede i suoi albori giĆ nell’etĆ Regia, sviluppandosi poi durante la Repubblica, mentre i fori imperiali, situati lungo l’omonima via che porta dal Colosseo a Piazza Venezia, vennero edificati tra l’etĆ di Cesare (46 a.C.) e quella di Traiano (113 d.C.). Grazie al percorso unificato, quindi, sarĆ possibile passeggiare tra reperti di inestimabile valore, spostandosi man mano da un’epoca all’altra.
Indifferente la scelta dell’ingresso dal quale accedere: sia quello di competenza statale che quello gestito dal comune, saranno infatti liberi, pur prevedendo, naturalmente, un percorso differente. Soddisfatto l’assessore Bergamo: “Siamo in uno dei posti piĆ¹ belli del mondo che per colpa di una certa interpretazione burocratica dell’organizzazione dello Stato italiano ancora oggi non ĆØ possibile vivere come corpo unitario. Il primo gennaioĀ facciamo un passo importante, che farĆ ben capire a tutti quanti qual ĆØ il valore aggiunto di una cooperazione istituzionale che rende quest’area interamente visitabile a chiunque voglia venire a vederla”. Sull’iniziativa si ĆØ espresso anche Claudio Parisi Presicce, sovrintendente di Roma Capitale: “La sensazione importante che si haĀ ĆØ quella di attraversare 25 secoli di storia, e forse piĆ¹, attraversando la passerella che dalla Colonna di Traiano conduce fino al centro dei Fori. Esiste uno strumento che consente una gestione unificata attraverso un accordo di valorizzazione che prevede, tra i poteri conferiti a Roma Capitale, quello di istituire delle Conferenze di Servizi attraverso cui si decide insieme tra la Sovrintendenza di Stato e quella Capitolina”.
La gestione comunitaria, in effetti, era stata proposta giĆ nel 2015, all’allora giunta Marino, da Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, il quale formulĆ² con l’amministrazione capitolina l’accordo di valorizzazione che avrebbe dovuto inserireĀ le due aree nel Consorzio dei fori, consentendo il definitivo accantonamento della gestione bilaterale. Un progetto rimasto tale fino a oggi: l’apertura del primo gennaio, come dichiarato anche da Francesco Prosperetti, soprintendente per l’area archeologica di Roma, costituisce “un evento storico dal forte valore simbolico” e, nondimeno,Ā il primo passo davvero concreto verso la creazione di un biglietto unico.
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