Risaliva al 1946 il precedente regolamento di Polizia Urbana di Roma. Per questo – come ha annunciato ieri la sindaca Virginia Raggi – si è deciso di aggiornarlo. Suddiviso in 34 articoli, il documento tratta vari argomenti di stretta attualità nella vita quotidiana della capitale. Il testo è stato varato dalla giunta e ora attende l’approvazione dell’assemblea capitolina.
Prostituzione
Una delle novità più rilevanti riguarda la stretta sulla prostituzione in strada: oltre alle sanzioni previste in caso di violazioni al codice della strada, saranno introdotti percorsi di riabilitazione per i “clienti” delle lucciole, ancora da definire, mentre per le vittime di sfruttamento sessuale sono previsti interventi di sostegno psicologico e di reinserimento attraverso strutture di accoglienza. Le nuove regole infatti stabiliscono il “divieto di esibire nudità o assumere comportamenti diretti inequivocabilmente a offrire prestazioni sessuali, di ingaggiare o concordare prestazioni e ad appartarsi in luogo pubblico”, si legge.
Daspo urbano
Un'altra novità è quella relativa al Daspo urbano, una misura che consente di allontanare chi trasgredisce le regole da una determinata zona della città per 48 ore e, in caso di recidiva, per due mesi. Sono 14 le zone di Roma in cui si potrà applicare il Daspo urbano, in aggiunta alle altre sanzioni: dal centro storico a Ostia, dall’Eur a San Lorenzo e Prati. Nel mirino chi sarà sarà sorpreso a fare accattonaggio, a rovistare nei cassonetti, e a trasgredire le nuove norme sulla somministrazione di bevande. Daspo e sanzioni riguarderanno anche “saltafila”, venditori abusivi e chiunque sarà sorpreso a immergersi nelle fontane di Roma. Stretta anche sui centurioni, ma questi ultimi potrebbero essere regolamentati con un provvedimento ad hoc.
Lotta ai centurioni
Il nuovo regolamento colpisce anche i centurioni, uomini in maschera da antichi romani che avvicinano i turisti e propongono foto nei pressi dei monumenti della città. Per loro vigerà il divieto “di esercizio di qualsiasi attività che, dietro offerta o corrispettivo in denaro, anche pattuito al momento, configuri la mercificazione della propria o altrui persona, come soggetto fotografico anche con abbigliamento storico o costumi in genere” nelle aree di interesse storico, artistico e monumentale della Capitale, nel sito Unesco e a Villa Borghese. Già in passato questa categoria era finita nel mirino della sindaca Raggi.