Un percorso che si annuncia alquanto complicato quello di Ostia Antica verso la sua dichiarazione come Patrimonio dell’umanità Unesco. E questo, ovviamente, non per l’indiscusso valore storico-artistico del sito archeologico del litorale laziale, quanto per le condizioni di alcuni punti strategici del complesso di età romana, a cominciare dalle impalcature che sorgono in adiacenza alle mura del borgo che, di certo, non contribuiscono a rendere al meglio lo spettacolo dei reperti antichi. Due battaglie in una, quindi, quelle che si stanno combattendo a Ostia Antica: da una parte quella del Movimento Cinque stelle che, dichiaratamente, ha messo la proclamazione del sito nella lista Unesco fra le sue priorità; dall’altra, quella per ovviare alle condizioni di degrado riscontrabili proprio in corrispondenza dei pluriennali ponteggi, ormai in stato di fatiscenza.
Ostia antica e le mura da riqualificare
Alla seconda bagarre, ormai da anni, partecipa il locale comitato di quartiere che, a più riprese, ha invocato l’intervento delle istituzioni per la rimozione delle impalcature, indicate come il principale elemento di deturpazione del paesaggio. A questo proposito, in un comunicato stampa apparso nella giornata di ieri, il presidente della Commissione per il turismo di Roma, Carola Penna, aveva fatto sapere che “il riconoscimento della zona di Ostia Antica quale patrimonio dell’Unesco costituisce uno degli obiettivi che questa amministrazione intende perseguire attraverso una programmazione finalizzata al rilancio del Borgo e all’incremento del flusso turistico”, sottolineando che “il nostro unico obiettivo è quello di favorire la realizzazione delle opere necessarie a rendere più vivibile e turisticamente appetibile il nostro territorio, valorizzando in egual modo le zone centrali e periferiche della città”.
L’appello di Forza Italia
A oggi, però, nonostante l’insistenza da parte dei residenti, il complesso archeologico non ha subito gli interventi di messa a punto che ci si aspettava, alimentando ulteriori polemiche che, al momento, rendono alquanto complessa una riqualificazione che possa consentirne l’ingresso nel novero dei Patrimoni dell’umanità. Una rimessa in sesto che, inevitabilmente, passa da un necessario accordo fra le varie soprintendenze responsabili, il Municipio di Ostia (il X) e i privati interessati poiché confinanti con le mura del borgo. Negli ultimi anni, però, nessuno dei soggetti è riuscito a trovare l’intesa, lasciando la manutenzione della cinta muraria in fase di stallo. Una situazione che ha provato a sbloccare Francesco Giro, senatore di Forza Italia ed ex sottosegretario ai beni culturali, scrivendo al ministro Franceschini e alla sindaca Raggi contenente un appello “affinché ci aiutino a spronare tutti i soggetti interessati, sia pubblici che privati, perché vengano finalmente rimossi i ponteggi ormai fatiscenti che deturpano da anni una porzione importante delle mura del borgo di Ostia Antica”.