Giallo sul litorale romano, in zona Torvaianica, dove due corpi senza vita sono stati ritrovati completamente carbonizzati all'interno di un'auto in Via San Pancrazio. L'allarme è scattato attorno alle ore 8, quando uno dei residenti della zona ha allertato i vigili del fuoco dopo aver visto una colonna di fumo fra l'erba, senza notare però l'auto in fiamme, coperta dalle sterpaglie. Quando i pompieri sono giunti sul posto per quella che sembrava una normale operazione antincendio, hanno immediatamente notato la vettura e rinvenuto i due cadaveri all'interno che, dopo un'iniziale fase di identificazione, sarebbero stati ricondotti a una donna di Pomezia e a un uomo, probabilmente un amico di famiglia. I vigili del fuoco hanno poi allertato i carabinieri della Compagnia di Pomezia, giunti poco dopo sul luogo per effettuare i primi rilevamenti, transennado l'area. Con loro, anche il magistrato di turno e il medico legale.
L'indagine
Gli inquirenti stanno lavorando per stabilire la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte dei due: i corpi sono stati rinvenuti sfigurati dalle fiamme, uno seduto sul sedile anteriore e l'altro su quello posteriore. L'auto pare appartenesse alla madre della donna, la quale ha riferito di aver prestato la vettura a sua figlia senza poi avere più sue notizie. La vittima – se gli esami dovessero confermare che si tratti proprio della 45enne scomparsa un giorno fa – aveva da anni una relazione con un uomo (con il quale ha una figlia di 13 anni) che, in queste ore, è stato ascoltato dagli investigatori. Starà ora all'autopsia stabilire se i due siano deceduti prima del rogo o se siano stati uccisi dalle fiamme. Un dubbio che l'esame autoptico proverà a chiarire, laddove anche le testimonianze sono molto esigue. Inutili ad esempio, al fine delle indagini, le telecamere della villa poco distante dal luogo del ritrovamento, in quanto alcune sarebbero non funzionanti e altre finte.